Avanti tutta, verso Sos Enattos. La rotta che potrebbe portare l’Einstein Telescope a Lula è tracciata, ma secondo la Ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, non incontrerà nemmeno ostacoli. Nemmeno quello della mancanza di infrastrutture: «Insieme al silenzio», dice la Ministra, «è un vantaggio competitivo rispetto al sito concorrente, quello olandese».

Bernini oggi ha fatto visita alla miniera, insieme col presidente della Regione Christian Solinas, ribadendo l’attenzione del governo per un futuro che potrebbe portare a Lula il più grande rilevatore di onde gravitazionali al mondo: «L’idea di portare in Italia Einstein Telescope, nel luogo perfetto dove può trovare il suo posto ideale, Sos Enattos, è qualcosa di meraviglioso».

Lula come una piccola Ginevra col suo Cern, questo il sogno condiviso dal Governo e dalla regione: «Fin dal primo momento», ha detto il governatore Solinas, «abbiamo deciso di scommettere su un grande investimento, che per i prossimi 30 anni avrà l’unicità di attrarre tutte le comunità scientifiche del mondo verso la Sardegna». Un’isola che vedrebbe stravolgere, o quantomeno arricchire, il proprio Dna, non più legato unicamente all’estate e alle coste: «Un attrattore non più solo turistico», ha proseguito il Presidente, «ma che riesce a restituire alle zone dell’interno l’immagine di un ecosistema favorevole per gli investimenti in termini di ricerca, innovazione, sviluppo».

Intanto si pianificano le prossime mosse, Solinas incontrerà nuovamente la ministra Bernini a Roma, nel corso della prossima settimana. L’idea è quella di dare un nuovo impulso al progetto della candidatura, e accelerarne l’iter, anche per «liberare il territorio da interferenze», così ha detto il governatore, con un chiaro riferimento alla possibilità che nella zona possano sorgere parchi eolici.

Poi l’attesa per la definizione della procedura a livello comunitario: «Abbiamo già realizzato tutto quello che era indispensabile», ha concluso. «Pensiamo ora di aggiungere, con i progetti Archimedes e Faber che sono già in essere con l’Istituto nazionale di fisica nucleare e l’Istituto nazionale di vulcanologia, degli elementi scientifici ulteriori, perché il sito che già naturalmente ha i requisiti migliori sia favorito per la scelta finale».

(Unioneonline/L.Ne.)

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