Un appello dalla Sardegna al presidente della Repubblica Sergio Mattarella: i malati psichiatrici non devono stare nelle carceri.

Con una lunga lettera la Garante regionale delle persone private dalla libertà, Irene Testa, si rivolge al Capo dello Stato «in quanto garante dei principi costituzionali, in particolare del rispetto della dignità umana che passa anche attraverso il diritto alla salute di tutti i cittadini, anche dei cittadini che hanno sbagliato».

Testa riferisce al presidente delle sue visite negli istituti penitenziari sardi e delle condizioni dei malati psichiatrici all'interno delle strutture. E non ha dubbi: «Non sarò il Garante di questo scempio della dignità umana, delle leggi e del diritto».

«Come Lei ben sa - si legge nella lettera a Mattarella - il suo predecessore, il presidente emerito Giorgio Napolitano, diede un grande contributo per la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari: ebbe a definirli luoghi dell'orrore e aveva senz'altro ragione. Come però spesso accade nel nostro Paese, molte riforme rimangono incompiute e così è stato dopo la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari». «Le Rems, le strutture che dovevano curare questi soggetti con patologie psichiatriche autori di reati - spiega ancora Testa - non sono state create in numero sufficiente. Il risultato è che oggi le carceri sono diventate i nuovi manicomi».

«Non so se leggerà queste poche righe e non so se riterrà di intervenire in questa situazione - conclude la lettera -. Le posso dire con certezza che l'amore per il diritto e la legalità mi portano in ultimo a essere con determinazione Garante dei diritti soprattutto degli ultimi. E proprio per questo, non sarò il Garante di questo scempio della dignità umana, delle leggi e del diritto».

(Unioneonline/v.l.)

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