E sulla costa occidentale della Sardegna, denunciano, "voleranno anche gli aerei dell'Iaf, l'aeronautica militare israeliana. Gli stessi che oggi bombardano Gaza". Di qui l'appello al presidente della Regione affinché esprima netta contrarietà a questi test.

"Ogni tipo di dispositivo di morte verrà testato nell'Isola per poi essere adoperato nei vari scenari di guerra presenti oggi nel mondo - attaccano i militanti di Irs - A questa già grave situazione ne va aggiunta un'altra altrettanto inaccettabile, ovvero la messa in opera del progetto Siat (Sistema di addestramento integrato terrestre), un piano nazionale italiano da 90 milioni di euro, stilato dal ministero della Difesa, che nel poligono di Capo Teulada prevede la realizzazione di due centri di addestramento alla guerra simulata". "

Tutto questo - ricordano gli indipendentisti - avviene malgrado sia in corso una trattativa tra lo Stato italiano e la Sardegna per la riduzione delle servitù militari e per la valutazione dei danni economici, sociali e ambientali derivanti dall'insistere di strutture militari che occupano aree equivalenti al 65% rispetto al totale del territorio italiano, mentre 19 regioni si spartiscono il restante 35%".
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