Tutti in fila, pronti per partire, destinazione Cagliari. Ma il volo Ita AZ 1595 che da Roma li avrebbe dovuti portare in Sardegna non è decollato. Sul biglietto l’orario è chiaro: 19.30. Eppure tutto stava procedendo senza intoppi. Peccato che per i tanti passeggeri in partenza da Fiumicino la serata si sia trasformata in un incubo.

«Trattati come bestie», lamenta uno dei passeggeri al telefono con la nostra redazione. «Una volta a bordo, con le cinture allacciate, abbiamo atteso quasi 50 minuti prima che l’aereo si muovesse. Abbiamo immaginato che ci fossero dei problemi, forse tecnici, ma nessuno ci ha comunicato ritardi o altro. Dopo un po’ sembrava tutto pronto per il decollo. Poi la frenata brusca. E siamo tornati indietro, al punto di partenza».

L’attesa è andata avanti, tra i dubbi e le preoccupazioni dei presenti. Poi la svolta: l’aereo ci riprova. «Ma anche questa volta si è fermato – continua il passeggero –, con una frenata ancora più decisa. Ci hanno fatto scendere e tenuti nella zona dei transiti. La situazione è assurda, qui ci sono ben tre disabili e bambini. Ad ora non sappiamo se riusciremo a tornare a casa». Il tempo passa, poi l’attenzione viene rubata da una voce metallica che «ci ha detto di raggiungere il gate 51». La speranza aumenta, la voglia di partire è tanta. Ma anche in questo caso, nessuna novità.

«Siamo arrivati e non c’era nessuno. Mi chiedo se riusciremo a dormire a casa oppure saremo costretti a rimanere qui». La buona notizia è arrivata dopo più di quattro ore d’attesa, verso mezzanotte meno un quarto: «Stiamo partendo, finalmente. Si torna a casa».

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