Un tombino intelligente in grado di prevenire le alluvioni, un lampione collegato con la centrale di polizia municipale che segnala traffico e incidenti stradali. Solo due dei progetti resi possibili dai fondi Por-Fesr (Programmi operativi regionali finanziati con Fondo europeo di sviluppo regionale) gestiti tra il 2014 e il 2020 da Sardegna Ricerche. 

L’agenzia, nel corso dei sette anni, ha puntato sui settori all’avanguardia senza dimenticare quelli tradizionali, col chiaro intento di rilanciare l’economia dell’isola: sono state oltre 550 le imprese finanziate, per un totale di 98 milioni di euro investiti in innovazione. «Non si tratta solo di finanziare delle pratiche», spiega la direttrice generale di Sardegna Ricerche Maria Assunta Serra, «ma di seguire dei progetti dall’idea alla realizzazione. Il nostro supporto è costante: mettiamo a disposizione di imprese e pubbliche amministrazioni le conoscenze dei nostri professionisti oltre che laboratori e strutture. Inoltre offriamo supporto sul fronte burocratico per la gestione delle non semplici rendicontazioni. Ci stiamo organizzando per affrontare al meglio le sfide che arriveranno dai nuovi fondi Por-Fesr 2021-27».

La fetta più grossa dei fondi è andata ai progetti complessi, quindi agroindustria, aerospazio, ICT, biomedicina, bioeconomia e reti intelligenti: spiccano gli studi effettuati in piena pandemia riguardanti materiali virus-repellenti, gli strumenti per le rilevazioni rapide della positività al Covid e lo spray nasale anti-virus. Ad essere aiutate anche le pubbliche amministrazioni, che hanno trovato nella tecnologia delle soluzioni efficienti da utilizzare: un esempio è quello dell’Areus, alla ricerca di un sistema per garantire volo e atterraggio sicuro all’elisoccorso anche in caso di condizioni meteo avverse, o quello del Comune di Pula, che ha ottenuto barriere smart per tutelare la laguna di Nora.

Un importante sostegno è stato offerto anche alle micro, piccole e medie imprese, con 23 milioni di finanziamento, e le start-up, che hanno ottenuto altri 9 milioni. Ulteriori 3 milioni sono andati alle nuove imprese innovative.

(Unioneonline/L.Ne.)

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