Chiede il reintegro sulla poltrona di direttore generale della Forestale e il pagamento dei rimborsi promessi. Oppure il risarcimento del danno per aver patito “gravissime ripercussioni personali e professionali, patrimoniali, sull’immagine e sulla salute psicofisica”. 

È una lettera formale di tre pagine, ma sa di dichiarazione di guerra il documento inviato dal generale della Guardia di Finanza Fabio Migliorati al presidente della Regione Christian Solinas e all’assessorato agli Affari generali.

Ad aprile  il governatore lo aveva chiamato a guidare il Corpo forestale, dopo il siluramento dell’allora direttore generale Antonio Casula, “reo” di aver partecipato al famigerato pranzo di Sardara. Una colpa considerata irrilevante dal giudice del lavoro, che ad agosto lo aveva reintegrato. Così è finita l’avventura di Migliorati a capo dei ranger. Per lui si è aperta la porta Villa Devoto, con un ruolo di consulente del presidente. Pare non sia soddisfatto, però. Per capirlo basta leggere il testo della sua missiva. 

Per l’incarico regionale, il generale è stato dichiarato in “sovrannumero” nelle Fiamme Gialle. Parla di “danno economico, avendo perso per il periodo di sospensione il trattamento salariale accordato” e di “danno alla carriera" nella Guardia di Finanza. 

Inoltre “nonostante le rassicurazioni più volte manifestatemi, ad oggi non sono mai state trovate soluzioni adeguate per il rimborso delle spese di viaggio finora sostenute”. 

Da qui la richiesta di reintegro al vertice della Forestale. In caso contrario, scrive Migliorati a Solinas, esigerà “il pagamento a titolo di risarcimento di tutti i danni subiti dal suo inadempimento”.   

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