«Il caso è isolato ed è seguito con la massima attenzione. Le Asl di riferimento, con cui siamo in continuo aggiornamento, stanno portando avanti tutti gli accertamenti previsti e il sistema di monitoraggio è pienamente funzionante. La situazione è assolutamente sotto controllo e la guardia resta comunque alta. Le condizioni del pensionato di Arbus, a cui rivolgo un augurio di pronta guarigione, sono buone e in progressivo miglioramento». Questo il commento dell’assessore regionale alla Sanità, Carlo Doria, sul caso di colera che si è registrato in Sardegna.

Un ritorno del vibrione nell’Isola, il primo dopo il 1973, che ha colpito il paziente ora in cura nel reparto Malattie infettive dell’ospedale Santissima Trinità.

Ma l’invito è quello alla cautela e ad evitare ogni forma di allarmismo.

Il 72enne sta comunque meglio e al momento resta un caso isolato. È in corso l’attività di tracciamento per individuare eventuali casi di contagio fra le persone che abitualmente vivono con lui o lo frequentano. Le ipotesi sull’origine della malattia sono due: ingestione di acqua non potabile con presenze di reflui non purificati. Oppure consumo di frutti di mare crudi: i microrganismi che provocano il colera tendono a concentrarsi lì.

Dal manager della Asl 8, Marcello Tidore, una raccomandazione: «Soprattutto d'estate è opportuno fare attenzione alla potabilità dell'acqua. Preferibile sempre consumare cibi cotti, se crudi devono essere stabulati o abbattuti».

(Unioneonline/s.s.)

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