23 novembre 2010 alle 17:01aggiornato il 23 novembre 2010 alle 17:01
I nuovi volti dell'Anonima sequestri sarda
I due gemelli, Giacinto e Pier Michele Costa, arrestati con l'accusa di aver sequestrato Marcella Pau, non hanno nessun punto di contatto con esponenti della vecchia Anonima sequestri che imperversò in Sardegna alla fine degli anni SettantaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Questo è il ritratto che sta emergendo dei due fratelli che secondo i carabinieri sono personaggi senza precedenti di rilievo, ritenuti addirittura “brava gente” dallo stesso figlio della donna che li ha inseguiti facilitandone alla fine la cattura. I gemelli Costa, però, sono stati capaci di compiere il prelievo dell'ostaggio e armi in pugno minacciare la donna per vincerne la resistenza. Sicuramente i due, sempre secondo gli investigatori, non hanno agito da soli: l'ex ostaggio ha sentito almeno altre tre persone. Adesso i rilievi dei carabinieri del reparto Investigazioni scientifiche stanno cercando di acquisire nel capannone dove la donna era stata rinchiusa elementi utili a dare un nome e un volto agli altri componenti del gruppo di prelievo. Per quanto riguarda l'organizzazione del rapimento sarebbe stato fin troppo facile per i Costa, che spesso avevano lavorato per conto del marito dell'ostaggio, Tonino Braccu, consigliere provinciale di Olbia Tempio e titolare di una impresa di pompe funebri e di una floricultura, e le stesse famiglie si conoscevano da lungo tempo e bene. Ed è proprio questo l'elemento che sconcerta di più Manuel Braccu che ancora non riesce a credere che Giacinto e Pier Michele abbiano fatto quello che hanno fatto.
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