I laboratori privati sardi: «Volumi delle prestazioni al palo, così si allungano le liste d’attesa»
Nel mirino una delibera last minute della Giunta uscente, che ha deciso la quantità di prestazioni erogabili nel triennio 2024-26, lasciandole immutate: «Ferme da 10 anni»Fra le tante delibere last minute approvate dalla Giunta regionale uscente, ce n’è una del 23 febbraio che sta mobilitando i centri specialistici e i laboratori di analisi privati.
Il provvedimento, spiega il presidente di Federlab Sardegna Enrico Tinti, «decide i volumi di prestazioni per il triennio 2024-26, cosa che spetterebbe alla nuova Giunta regionale». E, soprattutto, «lascia immutate le prestazioni, che sono ferme ormai da 10 anni, rispetto agli anni precedenti, nonostante Ares e governo centrale abbiano palesato la volontà di incrementare la spesa per la specialistica ambulatoriale nella speranza di soddisfare i bisogni della popolazione sarda».
Questa decisione, prosegue Tinti, «comporterà certamente un allungamento delle liste d’attesa e un aumento della mobilità intra e inter regionale dei pazienti», perché di fatto «impedisce ai pazienti di poter scegliere la struttura a cui rivolgersi, se non a proprie spese».
In Sardegna, ricorda il presidente di Federlab, la specialistica ambulatoriale «eroga il 60% delle prestazioni specialistiche convenzionate».
Da sottolineare che centri specialistici e laboratori di analisi privati sono già sul piede di guerra per il nuovo tariffario nazionale per la specialistica ambulatoriale, che potrebbe portare a uno stop delle prestazioni in convenzione dal primo aprile prossimo.
(Unioneonline/L)