Gli ultimi anni hanno visto decisamente abbassarsi il prezzo delle droghe. Succede così che nel 2013 una delle sostanze più richieste sia appunto l’hascisc, che costa poco ed è facilmente reperibile. E’ per questo che il sequestro di 111 chili di droga (quantitativo che avrebbe fruttato un milione di euro) avvenuto mercoledì a Quartu conferma come il fumo sia il nuovo business dello spaccio. Insieme all’hascisc sta comunque crescendo anche il consumo di cocaina ed eroina (anche in questo caso i prezzi si sono notevolmente ridotti negli ultimi anni), che però dalla classica “canna” hanno “rubato” stile e struttura. Eroina e cocaina ora si fumano, mischiate nel tabacco delle sigarette.

DROGA A QUARTU - Centoundici chili di hashish sono stati sequestrati in una villetta di Flumini di Quartu. Il valore della droga è di un milione di euro. I carabinieri hanno arrestato cinque persone tra Cagliari e il suo hinterland. L'ingente quantitativo di hashish è stato sequestrato in una villetta che era stata presa in affitto a Flumini di Quartu.

IL SEQUESTRO - All'interno dell'abitazione le forze dell'ordine hanno trovato 65 chili di sostanza stupefacente già suddivisi in panetti e ovuli contenenti 46 chili di olio di resina di hashish, un prodotto considerato particolarmente pregiato sul mercato dello spaccio. Sono state infine sequestrate anche 38 piantine che crescevano in una piccola serra. Sono state arrestate cinque persone.

GLI ARRESTATI - In cella è finito il presunto capo della banda, Marco Cadeddu, 33 anni, di Selargius ma residente a Barcellona. Il traffico avrebbe avuto una tappa centrale nella città catalana. Qui, secondo la ricostruzione delle forze dell'ordine, sarebbe giunta la droga proveniente dal Marocco. L'ultimo carico è stato trasportato nell'Isola grazie a un suv noleggiato in Spagna. Gli ovuli erano stati nascosti nel serbatoio dell'auto. La villetta di Cagliari era custodita da Romolo Nossardi, 31 anni, cameriere cagliaritano. Un ruolo centrale per recuperare dal suv la sostanza stupefacente sarebbe stato svolto da Giuseppe Ruggeri, 29 anni, cagliaritano, meccanico di professione. In carcere è poi finito Roberto Brughitta, 31 anni, pizzaiolo di Quartu. Assicurava i collegamenti tra l'organizzatore del traffico e la rete locale degli spacciatori. Arrestato anche il marocchino, Mrizem Abderrahmane, di 24 anni che guidava il suv.

I cinque, tutti incensurati, sono detenuti nel carcere di Buoncammino. Sono accusati di detenzione e traffico di sostanze stupefacenti.

IL TRAFFICO - A Cagliari era arrivato qualche giorno prima il carico di panetti di hascisc. Secondo i carabinieri, quindi, il gruppo avrebbe potuto gestire anche 50 chili di droga a settimana, smerciandola non solo in Sardegna, ma anche in continente. Erano ben organizzati e avevano imponenti disponibilità di denaro. Il vertice del gruppo, Marco Cadeddu, non viveva nel villino ma in un resort turistico nel sud Sardegna di cui sarebbe stato ancora ospite per un paio di mesi. Non aveva problemi di denaro, tanto da poter permettersi di cambiare gli ammortizzatori della sua BMW M5, pagando 7.500 euro in contanti.

LA VILLA A FLUMINI - Il villino a Flumini di Quartu, centro di smistamento della droga e in parte trasformato in serra per coltivare piante di marijuana, era stato affittato per tre mesi, giusto il tempo di commercializzare la droga. A difesa, oltre al custode, era stato piazzato un cane, che adesso è stato affidato ai vicini.
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