01 gennaio 2010 alle 10:51aggiornato il 01 gennaio 2010 alle 10:51
Gli Argiolas: "Fiducia nella Giustizia"Tanto affetto nel ricordo di Maria Luisa
Non conserva rancore ma spera che la giustizia faccia il suo corso. Seduta nel divano della cucina, la mamma di Maria Luisa Argiolas, parla della figlia che non c'è più. E del fidanzato: un ragazzo d'oro.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Accanto a lei, amici che sono venuti a trovare gli Argiolas. Sul tavolo, una montagna di telegrammi, arrivati anche dall'America. «Sa quali sono state le ultime parole di mia figlia? mamma, sono tanto felice. Oggi mi voglio vestire bene: devo uscire con Gianluigi. La signora Pina Argiolas ha una fitta di dolore che la tormenta ma ha tanta voglia di rircodare quella figlia che non c'è più. Parla di Maria Luisa, ma anche di Gianluigi Pisanu: «un ragazzo d'oro. Voleva un gran bene a Maria Luisa e lei ricambiava. Un giovane serio, responsabile. Era felice con Maria Luisa. Tanto felice". In cucina, c'è anche Franco Argiolas, padre della ragazza, titolare, col fratello Pepetto, della cantina del Turriga e del Costamolino. Un uomo curvato da un ricordo struggente per chi non c'è più. "Abbiamo perso Maria Luisa, la nostra bambina. C'è tempo per tornare in cantina. Ho bisogno di stare solo col mio dolore. Ma la cantina vivrà, per i nostri figli, i nostri nipoti, i nostri dipendenti, i nostri viticoltori. Sa, la nostra è una grandissima famiglia. Ho imparato presto a voler loro bene, a voler bene alla gente dei campi, a tutti i nostri collaboratori. Continueremo anche nel nome di Maria Luisa. Lei si preparava ad avere un ruolo in cantina. Frequentava un corso internazionale di marketing in Inghilterra, aveva già girato il mondo". Franco e Pina Argiolas ringraziano per la straordinaria solidarietà ricevuta da tutti. Un milione di parole d'affetto che hanno fatto bene. "E' proprio così-dice la signora Pina. Un affetto che ci sta aiutando, che ci dà conforto". Magari sino a riuscire perdonare chi guidava quella macchina? "Non ho mai provato rancore per nessuno e nulla mi potrà restituire mia figlia. Sarà la giustizia a fare il suo corso. Noi, abbiamo sempre avuto fiducia nella giustizia". Maria Luisa si era laureata in lingue. Ha visto con la sorella Francesca le torri gemelli cadere a pezzi. "Aveva 19 anni-ricorda la mamma. Uno choc terribile. Ma ha continuato a studiare sino a laurearsi e ad iscriversi, a settembre, ad uno stage di marketing internazionale a Birmingham. E' tornata a Serdiana la settimana prima dell'incidente per trascorrere il Natale con noi e col fidanzato. Era particolarmente legata a noi, alle sorelle. Estroversa, si confidava molto con me. Una amica, più che una mamma. Era la bambina di casa. Capitava che mi chiamava al telefono solo per dirmi che aveva bisogno di coccole. Era una bambina, ma era matura, con le idee chiare. Con un sogno?Fare marketing ad altissimo livello. Ci sarebbe riuscita". E mentre parla, continuano ad arrivare le visite. Tanta la gentilezza con tutti in casa Argiolas. «Questo è il lutto di tutti-dice il sindaco Marcello Frau. Conoscevo molto bene Maria Luisa. Straordinaria come tutta la sua famiglia. Serdiana vuol dire Argiolas. Comprensibile il dolore di tutti". Anche i cinquanta dipendenti oggi più che mai si sentono parte integrante della cantina. "Maria Luisa? L'abbiamo vista crescere-dice di uno di loro. Qui, siamo davvero una grande famiglia".
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