Si celebra oggi la XVI Giornata europea contro la tratta degli esseri umani e anche la Sardegna aderisce alla campagna di sensibilizzazione con lo slogan “La civiltà non ammette catene”, finalizzata a combattere stereotipi e pregiudizi e a contrastare l’incitamento all’odio.

“La tratta – commenta il presidente Christian Solinas - è una vergognosa forma di schiavitù e di umiliazione della dignità umana. Questa giornata è l’occasione per denunciare che, in tutto il mondo, migliaia di persone, uomini, donne, bambini vengono trasferiti dal loro Paese di origine a un altro con l’inganno, o approfittando del loro stato di vulnerabilità, finendo nelle mani dei trafficanti più spietati per essere sfruttati nelle economie criminali, nella prostituzione, nel traffico di organi, nell’accattonaggio e nei matrimoni forzati, fino alle adozioni internazionali illegali. Un crimine contro l’umanità che deve essere percepito da tutti. Ancora una volta è necessario sensibilizzare la cittadinanza, e in particolare le nuove generazioni, cooperando con tutte le istituzioni coinvolte nella lotta alla tratta degli esseri umani”.

Di “ingiustizia insopportabile” che “uccide la dignità delle persone” parla Alessandra Zedda, assessore regionale al Lavoro. “Donne sul marciapiede, giovani lasciati per strada a mendicare, minorenni non accompagnati che spesso vengono fatti sparire, pagano il prezzo della violenza. Sembrano persone invisibili, lontane da noi, a volte giriamo la faccia per non vederle. Sono vittime della disumanità e hanno diritto a sostegno e protezione per riscattarsi. Ci vuole maggiore consapevolezza, non possiamo far finta di non capire, ma chiederci chi c’è dietro, difendere queste persone private della loro libertà, integrandole nella nostra società”.

Anche la Regione è impegnata da tempo sul fronte delle politiche anti-tratta: nell’ultimo anno, attraverso il Progetto Elen Joy sono state accolte e sostenute 42 persone di origine straniera, 23 donne e 19 uomini, provenienti da diversi ambiti di sfruttamento, sessuale e lavorativo.

Intercettate inoltre 842 persone di vario genere e provenienza.

Grazie alle unità di strada notturne e diurne che operano nei luoghi di sfruttamento, e di quelle di contatto, è emerso un incremento della presa in carico di beneficiari di genere maschile, provenienti dallo sfruttamento lavorativo. “Un dato – sottolinea la Regione - che dimostra l’evoluzione di un fenomeno che si è ampliato e diversificato, evidenziando un’emergenza proveniente anche dal lavoro irregolare che richiede un intervento innovativo e congiunto in soccorso alle vittime di questo reato”.

In Sardegna la campagna istituzionale è articolata in giornate tematiche, arricchite dalle tavole create dal fumettista Bepi Vigna. Per oggi sono previste varie attività di sensibilizzazione.

Il palazzo dell’assessorato regionale del Lavoro espone lo striscione “La Regione NON TRATTA”. Un’iniziativa a cui aderiscono anche varie amministrazioni comunali.

Inoltre, con la collaborazione della Congregazione Figlie della Carità, sono operative due postazioni fisse a Cagliari (in Piazza Martiri, dalle 09 alle 13) e a Sassari (in Piazza Castello, stessi orari) per la distribuzione dei gadget  della campagna di comunicazione regionale.  I volontari del Servizio Civile delle Acli,  indossando le magliette col motto “La civiltà non ammette catene” gireranno nei punti nevralgici delle città di Iglesias e Nuoro consegnando il materiale divulgativo.

Infine, all’Istituto Tecnico di Nuoro “Salvatore Satta”, in collaborazione con il Comune di Nuoro e l’ente di formazione IAL Sardegna, Tavola rotonda sul tema “Raccontare la tratta. La narrazione del fenomeno attraverso linguaggi innovativi”.

(Unioneonline/s.s.)

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