Viola Bandinu Alfiere della Repubblica a 16 anni: «Il volontariato? Lo consiglio a tutti i miei coetanei»
La giovanissima crocerossina premiata dal Quirinale per la costanza, l’impegno e la capacità di ascoltoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Premiata per la costanza, l’impegno e la capacità di ascolto in veste di volontaria della Croce Rossa, l’olbiese Viola Bandinu ancora stenta a crederci. «Sono emozionatissima e sorpresa – dice - Davvero non me l’aspettavo».
Diciassette anni da compiere domani, è tra i nuovi (giovani) Alfieri della Repubblica nominati dal presidente della Repubblica.
«A casa sono tutti orgogliosi, mia mamma appena l’ha saputo ha iniziato a chiamare per condividere la notizia». Viola, studentessa dl Liceo Scientifico “L.Mossa”, indirizzo scienze umane, si divide tra scuola, volontariato e palestra. Nel 2020, quasi per caso, ha deciso di frequentare un corso presso il Comitato olbiese della Croce Rossa, seguito da un tirocinio e dall’inizio dell’attività.
«Un po’ perché mia madre è una volontaria, un po' per trovare un modo di passare il tempo, ho deciso di seguire i corsi – racconta – Ho capito subito quanto mi piaceva essere d’aiuto agli altri, quanto mi faceva felice».
Quanto tempo dedica al volontariato? «Dipende dalle settimane e dallo studio. In generale cerco di conciliare tutto, compresa la vita sociale e la palestra. Può sembrare un grande impegno ma per me è un piacere». Il Comitato, sotto la guida del presidente Mirko Contu, l’ha candidata in virtù dell’impegno nei progetti di doposcuola rivolti a bambini provenienti da situazioni di disagio, e, per l’attività durante la pandemia, nell’ambito dell’iniziativa “Il Tempo della gentilezza”, quando fondamentale è stato l’impegno della Croce Rossa nella consegna di pacchi alimentari e buoni spesa ai più fragili.
In poco più di due anni grazie al suo approccio empatico e la dedizione è diventata punto di riferimento del Comitato. «Quando si è a contatto con la gente non c’è una situazione specifica che ti colpisce ma tante, ogni situazione è a se stante. Tra le attività che ho svolto quella con i bambini è stata davvero formativa. Una volta a settimana davamo una mano, alcuni avevano difficoltà familiari». Per i suoi coetanei il volontariato «è un’esperienza da fare. Ricevi molto di più di quello che dai, qualcosa di non materiale che ti fa stare bene con te stesso. E questo lo puoi fare in qualsiasi momento, anche non essendo volontario». L’onorificenza le verrà consegnata durante una cerimonia ufficiale in programma al Quirinale. «Ringrazio chi ha creduto nella mia candidatura – conclude la crocerossina - e tutti quelli che ora sono felici per me».