Al termine dell’incontro con i pescatori sono stati distribuiti un certo numero di contenitori, per una progressiva sostituzione delle cassette di polistirolo usate per contenere il pesce e i prototipi di galleggianti ecosostenibili che dovrebbero andare a sostituire recipienti e bidoni di plastica che vengono ora utilizzati per le reti da pesca. Quello di La Maddalena è stato il primo di una serie di incontri, programmati dal Flag Nord Sardegna, per illustrare le attività e le opportunità che mette a disposizione delle comunità dei pescatori il Piano di Azione SEA (Sviluppo, Economia e Ambiente), per le attività della pesca, dell’acquacoltura, della trasformazione.

Il Flag Nord Sardegna (che va da Bosa fino a San Teodoro, 16 comuni, con i Parchi del Nord Sardegna e altri soggetti privati), è il più grande d’Italia, e si occupa di pesca (e non solo) ed è finalizzato a far sì che le comunità costiere, in ogni loro prospettiva, possano avere le risorse o comunque possono realizzare progetti che siano utili allo sviluppo del territorio e delle comunità stesse.  Sono intervenuti all’incontro di La Maddalena, aperto dall’assessora comunale all’ambiente, Federica Porcu, il direttore del Flag Michele Angius e Gavino Spanu.

Era presente e ha preso la parola Giulio Plastina (direttore del Parco Nazionale di La Maddalena), rappresentante della Rete dei parchi. Soggetto beneficiario di progetti e contributi non solo il singolo ma una comunità affinché si abbia una ricaduta diretta su un gruppo o su un territorio. Un incontro, quello di La Maddalena, che ha visto il confronto tra le attività dell’organizzazione finalizzate agli interessi ed ai finanziamenti generali del settore, quelle di tutela ambientale e di eco-compatibilità, e le problematiche dei pescatori.

© Riproduzione riservata