La peculiarità è che la visita guidata di domani, 28 aprile, giorno nel quale si celebra “Sa Die de sa Sardigna”, la festa del Popolo Sardo, alla Torre spagnola di Longosardo, sarà in gallurese.

È quanto annunciato da CoolTour Gallura, la cooperativa che gestisce sia la Torre che sito archeologico di Lu Brandali. La Torre di Longonsardo si affaccia sulle Bocche di Bonifacio, e fu edificata nel XVI secolo nell’ambito del sistema difensivo spagnolo, in un’epoca nella quale erano soventi le invasioni saracene caratterizzate da ruberie, rapimenti e morte.

Durante la visita guidata di domani, in gallurese, verranno narrate le vicende della Torre e di Giovanni Galluresu. Nel 1658 era costui qui arruolato come artigliere quando questa subì un attacco corsaro-barbaresco. In quel frangente Giovanni si trovava da solo a difesa del presidio e nonostante tutto riuscì a respingere gli assalitori, difendendo valorosamente la postazione. Per quell’impresa il marchese di Castel Rodrigo gli attribuì la carica di alcaide (comandante) della stessa fortezza. Giovanni Gallurese tuttavia non terminò bene la propria vita. Entrato in rotta con gli spagnoli divenne bandito e successivamente fu catturato e ucciso.

All’interno della Torre c’è una mostra con le audioguide e i pannelli illustrativi la cui finalità è quella di informare i visitatori su quella che era la vita in un fortilizio costiero. La mostra segue gli orari della Torre, quindi è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 15:30 alle 17:30.

L'appuntamento di domani invece, venerdì 28 aprile, per “Li conti di la turri” è alle 18. È richiesta la prenotazione al 392 0547979. Il costo è di 10 euro a persona.

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