Esasperati dai rumori molesti della movida, i residenti del centro storico, tramite il Comitato del centro storico di Olbia, hanno fatto richiesta di accesso agli atti per consultare l'elenco dei controlli fonometrici effettuati negli ultimi cinque anni, più volte sollecitati dall'amministrazione comunale e rimasti inevasi.

Secondo il direttivo del Comitato, gli atti smentirebbero quanto affermato dal sindaco, Settimo Nizzi, «che ha dichiarato che i controlli vengono effettuati regolarmente». Stando ai documenti acquisiti dal Comitato, gli ultimi controlli risalgono a luglio 2019, solo tre, effettuati da un tecnico abilitato privato.

Attualmente, nessun agente del Comando della polizia locale, preposta ai controlli acustici periodici obbligatori, è abilitato all'uso del fonometro che è stato acquistato nel 2011 dal Comune per oltre ottomila euro.

Inoltre, precisa il Comitato, l'orario di servizio della Polizia locale, previsto fino alle 22, non copre quello per la diffusione di musica all'aperto slittato dalla mezzanotte alle due rispetto al precedente regolamento. «Il direttivo ricorda all'amministrazione che il diritto costituzionale alla salute dei residenti del centro storico va bilanciato con il diritto alla libera attività imprenditoriale svolta entro il limite della legge; tutto il resto è materia per le aule di giustizia», scrive, in una nota, il Comitato del centro storico di Olbia.

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