Olbia in viaggio verso le stelle con il primo “Festival dell’Aerospazio”, in programma dall’11 al 12 maggio al Museo Archeologico. A confronto industria, istituzioni, centri di ricerca, enti, università e scuola: la manifestazione nasce per sensibilizzare il territorio sulle differenti opportunità di sviluppo che l'aerospazio può offrire e far conoscere le benefiche ricadute della “new space economy”.

Per l’evento attesi diversi speaker davvero“spaziali”: l’astronauta, in ben tre missioni, Paolo Nespoli, e, in collegamento, la giovane cosmonauta Anthea Comellini, attualmente membro della riserva Esa. Promotore dell’iniziativa il centro educativo Astec, realtà cittadina in forte crescita, che divulga le materie Stem e avvicina gli studenti, ma non solo, al mondo dell’aerospazio. «È un settore molto fertile e multidisciplinare che ha applicazioni trasversali in molti ambiti», ha sottolineato la presidente Marilisa Pischedda. «Le andremo a scoprire nel dettaglio in questi giorni».

Olbia apripista su temi ancora poco noti al grande pubblico: «Ora all’attenzione della cronaca c’è un grandissimo progetto, l’Einstein Telescope, che ci sta consentendo di gestire questo tema su un palcoscenico internazionale» ha affermato il professore associato della Uniss, Antonio Usai.   «In Sardegna siamo bravi a intercettare delle traiettorie; affermare di aver capito quale era la tendenza del domani è un grande vantaggio a cui non possiamo sottrarci».

La due giorni parte giovedì 11, con inizio alle 10, con lo story-telling del Distretto Aerospaziale della Sardegna (Dass); tra i relatori, lo scienziato alla guida del CRS4, Giacomo Cao; lo stesso avrà il ruolo di moderatore del convegno delle 15.00, "Il contributo italiano all’esplorazione umana e robotica dello spazio”, presenti le società leader del settore. A seguire “Space economy territoriale, start-up e innovazione aziendale”, dibattito che vedrà anche la partecipazione di Gavino Mariotti, Rettore dell’Università di Sassari, e di Maika Aversano, direttrice dell’Aspal. Venerdì 12, mattina dedicata al webinar “Polvere di stelle, Stem from girls” e all’incontro (sold-out) “Vita nello spazio” con Paolo Nespoli che dialogherà con gli studenti. Nel pomeriggio “Divulgazione e passione: l’aerospazio come volano per gli studenti”, curato dal team Astec e il talk scientifico finale “A caccia di buchi neri”, con la partecipazione di esperti astrofisici e astronomi.

«Solo qualche anno fa non avremmo immaginato un’iniziativa di questo tipo», ha detto Aldo Carta, direttore generale di Cipnes Gallura. «In realtà la new space economy si sta sviluppando velocemente, pubblico e privato investono grosse somme su queste tecnologie. Un tema difficile che grazie a questo evento si cercherà di rendere fruibile: dobbiamo far capire che ciò che si sta facendo è importante per tutto il territorio».

«Ringraziamo chi ha creduto nell’evento», ha commentato l’Assessora all’istruzione e cultura del Comune di Olbia, Sabrina Serra. «Come dice la presidente Pischedda, molti ritengono lo spazio lontano dalla quotidianità mentre invece è già in mezzo a noi attraverso progetti e applicazioni. Un occhio di riguardo è andato agli studenti, per farli avvicinare e renderli protagonisti dell’argomento». Sostegno, e l’esortazione a proseguire anche nei prossimi anni, dal vicepresidente del consiglio regionale, Giovanni Antonio Satta. Il Festival è finanziato da Comune di Olbia, Fondazione di Sardegna e Cipnes Gallura, con la partecipazione di enti ed aziende afferenti all’aerospazio.  

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