Otto arresti, 25 indagati, migliaia di piante di cannabis sotto sequestro. Sono i numeri dell’operazione “Green Economy” portata a termine dai carabinieri dei comandi provinciali di Sassari, Cagliari, Nuoro e Oristano insieme allo Squadrone Eliportato “Cacciatori di Sardegna”, due unità cinofile di Abbasanta, due elicotteri del 10° Nucleo Elicotteri di Olbia – Venafiorita e dell’11° Nucleo Elicotteri di Cagliari – Elmas riguardante la produzione di stupefacenti.

Cinque le persone finite in carcere, tre ai domiciliari mentre per una è stato disposto l’obbligo di dimora: provvedimenti emessi dal Gip di Cagliari. Eseguite 16 perquisizioni domiciliari. L’ipotesi di reato è quella di associazione a delinquere finalizzata alla coltivazione di canapa indiana e successiva immissione nel mercato.

Gli approfondimenti investigativi, condotti dal Norm del reparto territoriale di Olbia, erano stati avviati dall’ottobre 2018 al settembre 2019 a seguito del ritrovamento di circa 7mila-10mila piante già estirpate a Loiri Porto San Paolo individuate da un elicottero del 10° NEC e messe a dimora in un terreno nella disponibilità di uno degli indagati. Successivamente è stato ricostruito il sodalizio criminoso che estendeva i propri affari in tutta la Sardegna.

Le piantagioni erano state allestite in tutte le province dell’Isola e in una di queste è stato sorpreso M.G., su cui pendeva un provvedimento di cattura in relazione a un omicidio. In seguito è stata disposta la custodia in carcere per 5 persone, i domiciliari per tre, l’obbligo di dimora per una e 16 sono invece le denunce a piede libero.

Nel corso degli accertamenti sono già finiti in manette 4 indagati (di cui due sono quelli di oggi), sequestrate, complessivamente, oltre 30.000 piante di cannabis indica, e sono stati ritrovati un AK-47 Kalasnikov, un fucile mitragliatore M3A1, una carabina M1A1, una pistola cal. 22, con relativi caricatori e munizionamento.

Gli arresti della mattinata odierna sono stati effettuati a Bitti, Orune, Oliena, Lodè e Budoni, coinvolgendo un totale di circa 150 militari e due elicotteri.

L’operazione ha permesso di infliggere un duro colpo alla malavita locale, con legami con organizzazioni criminali di stampo mafioso.

(Unioneonline/s.s.)

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