Prima hanno cercato, nelle proprie abitazioni e in quelle dei loro familiari, piccole conchiglie, gusci di ricci, spugne marine; poi, nella spiaggia de Le Saline, accompagnati dalle educatrici, hanno aperto la scatola con i preziosi reperti ritrovati e li hanno “liberati” in mare restituendo alla natura ciò che era stato sottratto.

Dal 2019 i bimbi del centro estivo olbiese dell’Associazione Sas Janas vengono educati al rispetto degli habitat e degli ambienti marini; il progetto “Le conchiglie tornano casa”, cofinanziato dall’assessorato alla cultura del Comune di Olbia, punta all’importanza di un atteggiamento rispettoso nei confronti della natura con esperienze didattiche sul campo.

«Abbiamo voluto ridare loro una seconda vita – spiega la presidente di Sas Janas, Claudia Pirina -. Solitamente i reperti vengono sottratti dagli arenili per futili motivi. Noi, invece, li abbiamo riportati al mare facendo capire ai nostri bambini che questa azione servirà per ricreare la sabbia e aiutare l’ambiente».

L’importanza dell’iniziativa è sottolineata dall’assessora alla Cultura, Sabrina Serra.  «L'incontro tra i bambini e la natura diventa così un momento di riflessione sul ciclo della vita e sull'importanza di conservare l'ecosistema costiero – afferma -  Restituire al mare ciò che gli appartiene non è solo un atto di rispetto ma un modo per insegnare alle future generazioni che ogni piccolo gesto contribuisce alla salvaguardia del nostro pianeta».

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