La crisi idrica in Gallura si sta facendo pesante, le riserve del bacino artificiale del Liscia impongono, come era stato annunciato qualche settimana fa, i primi razionamento.

Il Consorzio di Bonifica della Gallura, con una nota diramata oggi, comunica che i primi tagli alle forniture saranno per le aziende agricole, invitate a dotarsi subito di cisterne.

Nel documento si legge: «I 37 milioni di metri cubi d’acqua presenti nella diga del Liscia non sono più sufficienti a garantire il servizio di distribuzione della risorsa idrica verso l’agro gallurese in modo continuativo. Dal primo di marzo il Consorzio di Bonifica della Gallura sarà costretto ad attivare un’ulteriore procedura di razionalizzazione dell’acqua verso i campi».

Il presidente del Consorzio, Marco Marrone: «Anche il mese di febbraio è stato caratterizzato da una quasi totale assenza di precipitazioni e i livelli del Liscia rimangono preoccupanti. Invitiamo tutti i consorziati a munirsi delle apposite cisterne di contenimento».

Le nuove restrizioni potranno causare alcune ore di stop nella distribuzione dell’acqua. Oltre all’acquisto delle cisterne di contenimento dell’acqua, il Consorzio di Bonifica chiede a tutti gli utenti la massima attenzione nell’uso dell’acqua e l’adozione di misure per evitare qualsiasi spreco.
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