«Scusate il ritardo, non riuscivo a trovare parcheggio!» Con queste parole, lo scorso 22 aprile, il sindaco di La Maddalena Fabio Lai aveva motivato il ritardo col quale si presentò nel salone consiliare alla conferenza di presentazione delle Olimpiadi della gioventù. E se già ad aprile la situazione dei parcheggi a La Maddalena era difficile, per quest’estate si preannuncia addirittura disastrosa: quantomeno se il sindaco e la sua amministrazione non tireranno fuori dal cilindro una qualche soluzione davvero importante, che al momento appare piuttosto improbabile. Salvo auspicate smentite.

Troppe le aree-parcheggi, un tempo riservate ad auto e moto, ora destinate a tavolini, tavoli e sedie di bar e ristoranti, aree pubbliche di fatto privatizzate, assegnate nell’emergenza del Covid e successivamente riconfermate “generosamente”, a discapito della possibilità di far confluire in auto, senza eccessivo disagio, le persone nel centro della cittadina turistica (che poi sono i potenziali avventori). A questo si aggiunge il venir meno nella banchina commerciale, dopo l’incidente della perdita di gasolio da parte di un’autobotte, del grande parcheggio in concessione. Un’area ora riservata a zona di transito degli imbarchi e sbarchi dei traghetti. Ma ci sono anche aree che un tempo erano parcheggi e che ora sono diventate piazze o vie pedonali, come piazza XXIII Febbraio o via Corsica, che ospitava decine e decine di motocicli: anche per questi, sono tanti i posteggi spariti. Tanto che già dalla scorsa estate c’erano difficoltà, nelle ore di punta, a parcheggiare “regolarmente” un semplice motorino.

Il tutto senza contare, in anni più lontani, i posteggi nel Lungomare Amendola, su entrambi i lati, ora isole pedonali. O di Largo Matteotti o anche quelli di piazza Barone Des Geneys, a Cala Gavetta. Si consideri poi, negli ultimi anni, l’aumento considerevole di B&b e case vacanze nel centro del paese, fenomeno che comporta l’ulteriore necessità di posti auto.

Eletta quasi 5 anni fa, l’amministrazione del sindaco Fabio Lai non è stata in grado di trovare soluzioni adeguate al problema. Ci aveva provato l’ex assessore Claudio Tollis, con lo studio per un grande parcheggio sotterraneo in piazza Comando da 500 posti auto, per il quale erano stati anche fatti i carotaggi che hanno rivelato, purtroppo, l’esistenza di eccessivi banchi di durissimo granito. Si era poi puntato su un parcheggio multipiano a poche centinaia di metri dalla centralissima Cala Gavetta in via La Marmora, ma dopo due anni la soluzione prospettata per quest’estate (i lavori non sono ancora iniziati) è quella di realizzare uno sterrato. Era stata poi adibita a parcheggio, una piccola area, sempre a Cala Gavetta, ma ora è in parte occupata.

Sono invece praticamente ultimati i lavori in via Ammiragli Mirabello, in un’area militare data in concessione al Comune. Ma, una volta aperto, il parcheggio non offrirà che una trentina di posti auto: il sindaco Lai ipotizza la realizzazione in alcune vie del centro di sensi unici, attraverso i quali ricavare alcuni parcheggi, nonché la realizzazione di alcune zone-disco per facilitare la rotazione. Conta anche di ottenere dalla Capitaneria di porto la possibilità di autorizzare qualche decina di parcheggi all’interno dell’area portuale, ora interdetta completamente e, sempre dalla Capitaneria, la possibilità, la sera dopo una certa ora di poter utilizzare i parcheggi in area militare di Punta Chiara. Soluzioni tutte queste più “palliative” che risolutive di un problema che d’estate rischia di “cacciare”, o comunque complicare, la presenza di isolani e turisti proprio da quel centro della cittadina non solo amministrativo e commerciale ma anche culturale e di intrattenimento.

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