La Maddalena, niente telecamere alla Spiaggia Rosa
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Fu nel lontano 2016, ben 9 anni fa, ai tempi nei quali il miliardario neozelandese Michael Harte aveva manifestato l’intenzione di acquistare l’isola di Budelli (poi acquistata dal Parco Nazionale di La Maddalena) che gli alunni della Scuola Media di Mosso (Biella), raccolsero la somma di 10.000 finalizzati a contribuire all’acquisto (salvando l’isola dai privati) e successivamente per l’istallazione di telecamere a Cala di Roto, meglio conosciuta in tutto il mondo come Spiaggia Rosa. Il fatto balzò alla ribalta delle cronache nazionali. Qualche tempo dopo l’allora consigliera del Parco Nazionale di La Maddalena, Donatella Bianchi, in qualità di presidente del WWF Italia, consegnò al presidente Fabrizio Fonnesu un progetto per la Spiaggia Rosa, fatto realizzato dai ragazzi della Scuola Media (che avevano visitato l’isoletta nella primavera 2018). Il progetto consisteva e consiste nell’acquisto dei materiali occorrenti per la realizzazione di un sistema di sorveglianza. Siamo nel 2025 e nulla di ciò è stato realizzato: quella spiaggia non ha alcun sistema di controllo che la tuteli e preservi da sbarchi e calpestii (come sancito da un decreto ministeriale), e faccia scattare un sistema sanzionatorio per chi lo viola. Né ragionevolmente lo sarà quest’estate essendo ormai a giugno.
L’impianto di sorveglianza della Spiaggia Rosa, spiega il direttore, Giulio Plastina, fa parte di un progetto più ampio di controlli sull’isola di Budelli, approvato tempo fa dal Consiglio direttivo del parco. «Progetto che in parte non è stato approvato dalla Regione-Servizio Valutazione Incidenza Ambientale»; è necessario pertanto rimodulare la proposta progettuale, «cosa al momento impossibile perché il Parco non ha un presidente e un Consiglio direttivo che lo possa deliberare». È invece possibile installare delle foto trappole, informa Plastina, in arrivo dal Ministero dell’Ambiente, in numero di 80, per le attività di monitoraggio scientifico per tutta l’area del Parco. Alcune di queste, «che hanno la stessa funzionalità delle telecamere», potrebbero e dovrebbero essere installate, in tempi ragionevoli, anche nella spiaggia Rosa di Budelli.
Pur tuttavia il considerato che negli ultimi anni è stata dirompente, e ormai alla portata di tutti, la tecnologia digitale con gli smartphone, per mezzo di quali, afferma il dottor Plastina «ognuno di noi è capace di fare foto e riprese in tempo zero, comunicarle e trasmetterle a tutto il mondo». Più lento se non obsoleto appare inveced il sistema delle telecamere, «intanto perché i filmati non da tutti possono essere visionati e poi perché il sistema di registrazione dura 24 al massimo 48 ore e non sempre sia ha limmediata possibilità ai filmati, cosa che può consentire a chi ha commesso la violazione di farla franca». Il direttore Plastina porta l’esempio di quanto accaduto lo scorso anno, con una modella brasiliana che sbarcò alla Spiaggia Rosa «e dopo 36 ore, sulla base delle riprese effettuate da privati, la Guardia Costiera l’aveva individuata, rintracciata e sanzionata». Dunque i controlli dovrebbero fare cittadini e ad essi gli enti vanno ad affidarsi? «Penso che questo possa essere un bel connubio; ognuno di noi può essere una valida sentinella e può contribuire a far sì che le regole vengano rispettate».