Questa volta i presunti ordigni bellici sarebbero stati ritrovati non nell’isola di Maddalena ma in quella di Spargi, nei pressi della rinomata spiaggia di Cala Granara, una delle più belle e più frequentate di quell’isola del Parco nazionale.

Il punto del presunto ritrovamento è individuato nella planimetria allegata all’ordinanza numero 126, firmata dal comandante della Capitaneria di porto di La Maddalena, Vittorio Vanacore, con la quale viene stabilito che, con decorrenza immediata e fino a termine esigenza, sono interdette la navigazione, la sosta, l’ancoraggio, la balneazione e qualsiasi attività subacquea e/o di superficie in genere, in tutta la zona di mare ricompresa nel raggio di 100 (cento) metri dal punto di coordinate indicato.

L’ordinanza è stata emessa, viene precisato, ai soli fini di sicurezza della navigazione e della salvaguardia della vita umana in mare.

L’isola di Spargi fu presidiata militarmente durante i due conflitti mondiali, particolarmente durante la 2ª e le fortificazioni sull’isola indicano che la zona era considerata di importanza strategica, considerata la sua vicinanza alle Bocche di Bonifacio e alla Corsica. Nell’isola infatti operarono durante il 2º conflitto mondiale, tre batterie costiere ed antiaereo, di discrete dimensioni ed armamenti, con numerosi militari assegnatigli (Rubin de Cervin, Zavagli, Petrajaccio) o oltre a tante postazioni disseminate lungo la costa e nella parte alta, per gli avvistamenti.

È appena il caso di ricordare che solo qualche giorno fa presunti ordigni bellici furono ritrovati nell'isola di Giardinelli presso un’altra rinomata e frequentata spiaggia, quella della Testa del Polpo. 

© Riproduzione riservata