L’incubo per i passeggeri e i lavoratori dell’aeroporto Costa Smeralda (in tutto circa mille persone) è finito alle 20.25, quando la riapertura delle porte dell’aerostazione ha ufficializzato la fine dell’emergenza scattata tre ore prima quando una telefonata ha annunciato la presenza di una bomba sul volo per Milano che sarebbe dovuto partire alle 19.

I voli per Berlino, Francoforte, Zurigo, Linate e Fiumicino sono tutti partiti nella tarda serata e gli arrivi sono stati regolari.

La telefonata di un uomo, dall’accento sardo, è arrivata alle 17.30 al 112 e – considerato lo stato di allarme in tutti i paesi europei e qualche dettaglio – non è stata sottovalutata facendo scattare il piano di emergenza e l’evacuazione dell’aeroporto che è stata eseguita in dieci minuti.

La bomba, secondo la telefonata, si sarebbe dovuta trovare sull’aereo per Linate, un volo Aeroitalia che era atterrato alle 15,30 e sarebbe dovuto ripartire alle 19. Sono state necessarie oltre due ore per i necessari controlli che hanno alla fine escluso la presenza dell’ordigno.

Ora è caccia all’uomo che ha fatto scattare l’allarme terrorismo e che potrebbe essere stato già identificato.

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