L'anima sardista e indipendentista della Coalizione civica e democratica sbarca a Olbia per illustrare il programma per le amministrative del 5 giugno.

Questa mattina all'Expo il Partito dei Sardi ha spiegato le ragioni del sostengo al candidato sindaco Carlo Careddu schierando i pezzi grossi: il segretario nazionale Franciscu Sedda, i consiglieri regionali Piermario Manca e Gianfranco Congiu e Paolo Maninchedda, assessore regionale ai Lavori Pubblici.

"Condividiamo valori come il progressismo e il rispetto dell'ambiente ma li condiamo col concetto di autodeterminazione: in fondo, facciamo parte di una coalizione sarda", interviene Sedda. "Se il programma è un buon programma ci mettiamo insieme e lo realizziamo, spostando l'orizzonte di Olbia nel mondo. Poi è chiaro che se ci sono da sistemare i marciapiedi lo facciamo, ma lo facciamo bene, non per lucrare sugli appalti".

Come si fa a parlare di Sardegna unita e indipendentismo quando in Regione si è alleati con quello stesso Pd che, poi, guida la Nazione, il segretario del Partito dei Sardi lo spiega in un amen: "A Roma governa con la destra".

Peccato per il flop a livello di presenze, con la sala convegni dell'Expo andata deserta.

Ma ci sta se, tra le altre cose, quella di oggi "è la terza presentazione nel giro di ventiquattr'ore dopo Murta Maria e San Pantaleo", racconta il coordinatore gallurese Mauro Monaco. Infine Maninchedda. Che, a proposito della campagna elettorale di Olbia, nota: "Mi dispiace che sul rischio idrogeologico si siano dette cose non vere". L'allusione è al Piano Mancini, osteggiato in particolare da Unidos, che sostiene Marco Balata, e Forza Italia con Settimo Nizzi. "Raccontare bugie agli elettori è pericoloso. Soprattutto quando l'alternativa è la proposta contra legem di tombare i canali, magari sotto gli ospedali".
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