Colpo di scena dopo otto anni di indagini e udienze nel caso Mater Olbia.

ll pm ha chiesto ai giudici del Tribunale di Tempio l’assoluzione dell’imprenditore Alessandro Marini, 48 anni, di Codrongianos, e dell’immobiliarista Gigi Bardanzellu, 64 anni, di Olbia, tutti e due accusati di avere tentato un presunto ricatto ai danni del fondo sovrano del Qatar e del sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli.

I fatti sono descritti nel capo di imputazione demolito dal pubblico ministero questo pomeriggio in aula a Tempio. 

Poco prima della firma dell’accordo per la realizzazione del Mater Olbia, si parla del maggio 2015, secondo l’impostazione originaria della Procura gallurese, Marini e Bardanzellu avrebbero utilizzato come arma di ricatto (ai danni del Fondo sovrano del Qatar e del sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli) la minaccia di una causa di usucapione di un’area a ridosso del grande ospedale olbiese, per poter entrare nell’operazione con un consorzio di imprese.

A distanza di otto anni dai fatti, però, la Procura di Tempio ha cambiato radicalmente linea.

Per il pm non ci sono state condotte che possano essere classificate come estorsive. Alessandro Marini e Gigi Bardanzellu sono stati tenuti per otto anni sotto indagine e sotto processo, con  conseguenze sul piano personale e professionale.

Il 20 dicembre prossimo la parola passa alle parti civili (Angelo Merlini e Agostinamgelo Marras) e al difensore di Marini e Bardanzellu, Giuseppe Murineddu.

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