Arzachena, via (con qualche taglio) al centro ricreativo estivo per minori
Meno bambini e meno ore, l’assessore: «Carenza di educatori»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un sensibile taglio rispetto allo scorso anno parrebbe abbia avuto il Centro Ricreativo Estivo per minori 2024, in programma dal 1° luglio al 30 agosto. Ospiterà 60 bambini e bambine dai 3 agli 11 anni, ben 40 in meno rispetto al 2023; sarà dal lunedì al venerdì, dalle ore 8:30 alle ore 15:30 mentre lo scorso anno era, nelle stesse giornate, sempre dalle ore 8:30 ma fino alle ore 18:00 (2 ore e ½ in più). E quest’anno niente il sabato mentre nel 2023 il servizio c’era, sebbene solo dalle 8:30 alle 13. Sono garantiti il trasporto su scuolabus comunali e la mensa.
Interpellato, l'assessore ai Servizi Sociali, Alessandro Careddu, “mitiga” però la portata del taglio, e fornisce alcune spiegazioni e chiarimenti. «Il problema nasce dalla carenza di educatori», afferma. «Ad ogni modo quello indicato è il numero minimo, al quale c'è da aggiungere un 10% per bambini con disabilità. Se dovessimo trovare altro personale potremo arrivare a 70 o anche a 80, sempre aggiungendo il 10%; addirittura a 100, sempre avendo la possibilità di incrementare il personale».
«Per quanto riguarda l'orario – prosegue – , già dall'anno scorso l'avevamo poi ridotto alle 15:30 e il sabato, considerato che erano pochissimi i bambini che lo frequentavano, quest'anno lo abbiamo tolto».
Per i requisiti ed il modulo di domanda per il Centro Ricreativo estivo per minori 2024, c’è tempo fino al 10 giugno (ufficio di via Crispi). Il Centro sarà ospitato presso la Scuola elementare di Cannigione «che ha un'area all'aperto, ombreggiata e con giochi, ed è poco distante dal mare, da una spiaggia per la quale chiediamo la concessione, e con la presenza del bagnino. I bambini li portiamo al mare tutti i giorni per 3 ore – precisa Alessandro Careddu – in pulmino».
Un servizio, questo del Centro estivo, che va particolarmente a favore delle persone che lavorano e che, in seguito alla chiusura dell’attività scolastica, si trovano in difficoltà sia per accudire i propri figli sia per portarli al mare.