Allontanamento dalla casa familiare per il giovane di Arzachena, poco più di 20 anni, accusato delle presunte sevizie ai danni di Abdellah Beqeaw, il senzatetto marocchino trovato morto in un parcheggio di Arzachena alla fine del 2020.

Il ragazzo ora è destinatario di una misura cautelare disposta dal gip di Tempio, per i presunti maltrattamenti ai danni dei parenti e della madre.

Il giovane che avrebbe aggredito in diverse occasioni i familiari, comparirà a breve davanti al gup di Tempio per le presunte angherie ai danni del senzatetto, in alcuni casi riprese con il telefonino.

Nel capo di imputazione è confermato il reato di tortura. 

Per il legale della parte civile, il penalista Angelo Merlini, che rappresenta la comunità marocchina di Arzachena, la contestazione del reato di tortura non chiude il caso del clochard. I familiari e i connazionali della vittima insistono per nuovi accertamenti su un eventuale nesso di causalità tra le angherie subite da Abdellah Beqeaw e la sua morte.

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