Un percorso inesplorato, lungo quattromila anni, che racconta la storia del luogo, dall’insediamento risalente all'età del bronzo, con il nuraghe e la tomba dei giganti, all'età romana, con villaggio e necropoli, fino al Medioevo, con la costruzione dell'abitato di Villa Petresa e del castello fortezza. Pedres e la sua storia: dalla tomba dei giganti al castello, è il sito aperto alle visite guidate, scelto dal Gruppo FAI Olbia Tempio per la 32esima edizione delle Giornate FAI di Primavera.

In contemporanea con l'apertura di 750 siti nazionali, il 23 e il 24 marzo prossimi, dalle 10 alle 18, i volontari FAI e gli studenti del liceo classico Antonio Gramsci, del liceo scientifico Lorenzo Mossa, del liceo artistico De Andrè e dell'istituto alberghiero di Budoni, supportati dall'archeologa Paola Mancini, faranno da Ciceroni alla scoperta dell'insediamento archeologico che si estende nella piana Casteddu, alle porte di Olbia, camminando tra i resti del passato, intrecciati con la natura e la vita di chi lo ha abitato, fino ai giorni nostri. L'evento è stato presentato questa mattina, nella Biblioteca civica simpliciana di Olbia, dall'assessora alla Cultura, Sabrina Serra, dalla funzionaria archeologa della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro, Gabriella Gasperetti, dal referente FAI per la Gallura, Vanni Biosa, dalla volontaria FAI, Giuseppina Balata, e dall'archeologa Paola Mancini, che guiderà due visite, alle 11 e alle 15.30 in entrambe le giornate, uniche a consentire l'accesso al nuraghe che sorge in una proprietà privata.

«Accettiamo, con orgoglio, la proposta avanzata dal Gruppo FAI Olbia Tempio di far diventare il Comune di Olbia socio sostenitore del Fondo per l’Ambiente Italiano», ha detto Serra. «È importante la sensibilizzazione della comunità locale alla tutela e alla conservazione del patrimonio archeologico attraverso questo tipo di iniziative, svolte dalle associazioni come il FAI, che sopperiscono alla carenza di organico destinato dalle istituzioni alle attività culturali», ha dichiarato Gasparetti. Le Giornate FAI di Primavera sono un evento di piazza nazionale dedicato alla scoperta del patrimonio culturale e paesaggistico italiano, con l'apertura eccezionale di luoghi solitamente inaccessibili, dalle grandi città ai borghi, coinvolgendo gli studenti, apprendisti ciceroni, formati (dai loro docenti) per conoscere e riconoscere il valore dei beni culturali e raccontare la bellezza del loro territorio. 

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