Mare vietato, da Teulada a Costa Rei. Con una zona di “interdizione integrale” nel cuore del Golfo degli Angeli: davanti al Poetto. 

Inizia la stagione delle grandi esercitazioni militare in Sardegna e ricompaiono le ordinanze che chiudono l’accesso a giganteschi spazi acquei, che saranno interessati dal passaggio delle navi militari impegnate nelle simulazioni di guerra. 

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Mentre il porto di Cagliari si popola di incrociatori e fregate, sta per entrare nel vivo la Mare Aperto 2023, che coinvolgerà  forze e personale di 23 nazioni (12 Paesi Nato e 11 Partner), 41 unità navali tra navi e sommergibili, oltre ad aerei ed elicotteri dell’aviazione navale, reparti anfibi della Brigata Marina San Marco, incursori e subacquei, mezzi navali e aeromobili del Corpo delle Capitanerie di Porto, con l’aggiunta di mezzi e personale di Esercito, Aeronautica, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza. In totale circa 6.000 militari impiegati. 

E si tratta solo del primo evento militare in programma: in Sardegna si sparerà fino al 26 maggio. Perché a Mare Aperto in corso partirà anche la Noble Jump 2023, organizzata dalla Nato, e poi sarà la volta della Joint Stars. 

Per sgomberare il campo (di guerra simulata) da eventuali intrusioni, arrivano le ordinanze della Guardia Costiera. 

Le zone di mare vietate nella zona di Teulada si chiamano Alfa e Bravo. Poi ci sono Charlie e Delta: la prima davanti a Chia, la seconda al largo di Nora. Foxtrot e Trial sono nel mare di fronte a Costa Rei. Per  queste zone, delimitate con coordinate precise,  «le unità in navigazione in prossimità dei limiti esterni degli specchi acquei cui si trova l’unità navale militare debitamente segnalata, devono procedere ad una distanza non inferiore a 1000 metri dalla stessa». Poi ci sono le aree Echo 1 e 2: la prima è ultravietata. Al centro del Golfo di Cagliari. 

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