Emergenza Lingua blu, summit in Regione: dilaga una variante senza vaccino
Assessori alla Sanità e all’Agricoltura a confronto con le associazioni degli allevatori: colpisce duro il sierotipo 3. Assicurati interventi miratiIl morbo della Lingua blu dilaga nella campagne della Sardegna, con un numero di pecore morte che nell’Oristanese si è triplicato in una sola settimana. E la Regione prova a correre ai ripari: oggi si è svolto l’incontro tra l’assessore alla Sanità Armando Bartolazzi, quello all'agricoltura Gian Franco Satta e le associazioni di categoria. Presenti, oltre agli staff e ai direttori generali dei rispettivi assessorati, la commissaria dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna (Simonetta Cherchi) e la Dirigente del Servizio Veterinario (Daniela Mulas).
Ieri invece si erano visti i dirigenti dei servizi veterinari della Sardegna: sono stati chiariti lo stato relativo alla diffusione della malattia, la dotazione di vaccini nei vari presidi e le azioni fin qui intraprese per contrastare l'emergenza.
Il quadro varia a seconda dei territori: alcuni con situazioni di relativa tranquillità e altri in condizioni molto più critiche, fino all’emergenza.
C’è però una grossa complicazione: è stata riscontrata la diffusione di un nuovo sierotipo, il 3, che si affianca ai già conosciuti 4 e 8. Per questa variante non è ancora stata autorizzata la commercializzazione del vaccino sul territorio italiano. Mentre sono in regolare distribuzione i vaccini per i sierotipi 4 e 8 già da tempo acquisiti e in disponibilità dell'Istituto zooprofilattico.
Al tavolo c’erano le associazioni di categoria: Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, Agci, Cia e Liberi Agricoltori. Tutti hanno manifestato una profonda preoccupazione ma, stando a una nota della Regione, «hanno preso atto del lavoro svolto sin dall'insediamento dell'attuale giunta regionale, dell'impegno ma soprattutto, hanno apprezzato l'unità di azione tra i due assessorati, già di per sé una modalità di azione senza precedenti nelle amministrazioni passate». Da parte loro hanno ribadito la massima disponibilità a rendersi utili per tutte le azioni che si andranno a intraprendere raccomandandone la tempestività e la diffusione in termini di comunicazione.
L'esigenza fondamentale, si legge ancora, «è quella di una puntuale comunicazione dei dati epidemiologici sulla diffusione del virus, e una capillare informazione su tutte le azioni destinate al contrasto della Lingua blu».
«Nell’esprimere soddisfazione per l'incontro effettuato, l'assessorato si impegnerà ad iniziare una nuova politica vaccinale nei riguardi della BT condividendo le azioni da porre in essere con i rappresentanti di categoria», ha detto Bartolazzi. Per Satta «l’approccio interassessoriale della sanità e dell'agricoltura insieme coinvolti per la difesa del nostro comparto primario dimostra la volontà concreta di programmare tempestivamente tutte le attività connesse alla salvaguardia del patrimonio zootecnico della Regione».
(Unioneonline/E.Fr.)