Gli impianti eolici mettono a rischio la scelta di Sos Enattos come sito che ospiterà l’Einstein Telescope.

Per questo l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente Marco Porcu lancia un appello al Governo affinché sia imposto un vincolo «anche temporaneo» alla realizzazione di impianti sino alla designazione del sito.

«È opportuno che il Governo e i Ministeri competenti adottino un provvedimento relativo al sito di Sos Enattos, imponendo un preciso vincolo, almeno temporaneo, alla costruzione di impianti eolici, nelle more della decisione dell’Unione europea sulla designazione del sito che ospiterà il progetto ‘Einstein Telescope’, come già previsto nel sito concorrente della regione Limburgo (Paesi Bassi), dove risulta adottata un’ordinanza di divieto assoluto in un raggio di almeno 10 chilometri dalla zona interessata», scrive l’assessore nella missiva inviata ai ministri dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini.

Per Marco Porcu «è indispensabile procedere con immediatezza a una precisa perimetrazione delle aree interessate e alla definizione di un ‘buffer’ entro il quale evitare di posizionare gli impianti eolici».

La Sardegna, come è noto, è candidata ad ospitare l’infrastruttura nel sito che si trova in territorio di Lula e ha caratteristiche «particolarmente favorevoli che potrebbero essere compromesse dall’eventuale realizzazione, nelle vicinanze, di impianti destinati alla produzione di energia eolica, per i quali risultano già avviati i procedimenti autorizzativi e valutativi e per alcuni dei quali il Consiglio dei Ministri ha espresso il giudizio favorevole di compatibilità ambientale, contro il quale la Regione Sardegna ha promosso ricorso».

ET, sottolinea l’assessore, è «un nuovo grande osservatorio europeo per le onde gravitazionali di enorme rilevanza internazionale e rappresenterebbe per l’Italia, e in particolare per la Sardegna, che ha nel sito di Sos Enattos il luogo ideale per il progetto, un’occasione di accrescere il proprio prestigio in campo scientifico e tecnologico e di attirare consistenti volumi di investimenti, con prevedibili ricadute positive anche sul piano dell’occupazione».

L’Einstein Telescope va realizzato in un’area geograficamente stabile e scarsamente abitata, dato che le vibrazioni del suolo (di origine naturale o antropica) possono mascherare il segnale già debole generato dal passaggio di un’onda gravitazionale. E a tal fine quello di Sos Enattos è il sito ideale, «silenzioso dal punto di vista sismico e antropico», sempre che non venga compromesso dagli impianti eolici.

L’assessore chiude la lettera ricordando che l’attuale Governo «ha sostenuto da subito con convinzione il progetto, tanto che lo scorso 9 febbraio ha istituito il Comitato tecnico scientifico per la candidatura dell’Italia ad ospitare l’Einstein Telescope, presieduto dal premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi, a testimonianza dell’importanza strategica attribuita al progetto».

Non si spiegherebbe dunque, è il sottinteso, perché compromettere tutto autorizzando la realizzazione di impianti eolici nella zona.

(Unioneonline/L)

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