Da Macomer fino a Bosa, passando per Tresnuraghes.

La linea turistica del trenino verde, dopo varie interruzioni e cantieri interminabili, che per oltre tre anni hanno impedito di viaggiare, finalmente è stata completata.

Il trenino verde, a partire da domenica, riprende la sua programmazione, affidata alla cooperativa Esedra.

Un viaggio a bordo della storica carrozza Bauchiero, risalente al 1913, tra Macomer e Bosa.  Un viaggio nella storia, per ripercorrere l'interno di territori segnati dall'antica tradizione pastorale. Poi la sosta a Sindia, tra le rovine dell'antica abbazia cistercense di Santa Maria di Corte, e a Tinnura, Paese dell'Arte, per proseguire fino a Tresnuraghes, per la degustazione di prodotti locali. Infine si costeggia l'azzurro del mare, fino a Bosa Marina. 

L'Arst ha completato i lavori sull'intera linea, danneggiata dagli incendi dell'estate del 2021 soprattutto nel tratto tra Tresnuraghes e Bosa Marina.

I roghi avevano distrutto migliaia di traversine, poi lo scorso anno un nubifragio aveva danneggiato alcuni chilometri di binari tra Macomer e Sindia. Infine il ponte di ferro, all'uscita di Macomer, che era stato danneggiato la scorsa primavera da un mezzo pesante che transitava nella strada sottostante, la statale 129 bis. Ora la nuova vita del convoglio. 

«Si esce da un incubo - dice Rossana Muroni, presidente della cooperativa Esedra, che gestisce la linea turistica - da domenica riprendiamo a viaggiare, percorrendo l'intera tratta, che era in parte fuori uso per una serie di inconvenienti. Finalmente tutti in carrozza. Ora possiamo veramente programmare».

Carlo Poledrini, direttore generale dell'Arst, commenta: «Abbiamo operato sempre con tempestività, cercando di rispettare le rigorose norme di sicurezza. Siamo contenti che dopo oltre tre anni sia stata riaperta la linea al completo. Sono previsti altri interventi per la sicurezza. L'Arst ha a cuore la tratta più antica della Sardegna».

Per questo scorcio di autunno si viaggia al completo domenica prossima e poi ancora il 20 e il 27 ottobre e il 3 di novembre.

La richieste sono tantissime anche per il periodo invernale e si prospetta il pienone per la primavera e l'estate del 2025.

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