La situazione è migliore rispetto ad altre Regioni italiane, ma i numeri della pandemia sono in peggioramento anche in Sardegna. E’ quanto evidenzia il consueto report della Fondazione Gimbe per la settimana dal 17 al 23 novembre.

I casi attualmente positivi per 100mila abitanti sono 142 (erano 118 una settimana fa) e si evidenzia un aumento dei nuovi contagi del 14,6% rispetto alla settimana precedente. 

Restano ampiamente sotto soglia di saturazione i posti letto in area medica (3%) e in terapia intensiva (6%) occupati da pazienti Covid.

L'elenco dei nuovi casi per 100mila abitanti dell'ultima settimana vede Sassari prima con 58, seguita da Nuoro (52), Oristano (40), Sud Sardegna (37), Città metropolitana di Cagliari (33). 

Il 78,1% dei sardi (contro il 76,7% a livello nazionale) ha completato il ciclo vaccinale, un ulteriore 2,3% (media italiana 2,5) ha fatto la prima dose.

Si corre anche con le terze dosi: il tasso di copertura con dose booster è del 36%, sopra la media nazionale che si attesta al 29,1%; il tasso di copertura vaccinale con dose aggiuntiva, dedicata a trapiantati e persone con “marcata compromissione della risposta immunitaria” è del 100% (media Italia 85,3%). 

IN ITALIA – Per la quinta settimana consecutiva aumentano a livello nazionale i nuovi casi di coronavirus (+27%), con una media giornaliera più che quadruplicata se si confrontano i 2.456 contagi del 15 ottobre con i 9.866 del 23 novembre.

L’aumento interessa tutte le Regioni risparmiando la sola Basilicata, e trascina verso l’alto anche le curve dei ricoveri. In area non critica crescita del 15,8% (da 3.970 a 4.597 ricoveri), in terapia intensiva +16,4% (da 481 a 560 pazienti).

In 18 province l’incidenza settimanale supera i 150 casi ogni 100mila abitanti. Incidenza monstre a Trieste (674), Gorizia (492) e Bolzano (442). Seguono Forlì-Cesena (311), Padova (274), Rimini (249), Aosta (248), Ravenna (214), Treviso (213), Venezia (213), Vicenza (200), Pordenone (186), Udine (183), Fermo (172), Ascoli Piceno (166), Belluno (162), La Spezia (162) e Imperia (160).

"Quando l'incidenza supera i 150 casi per 100mila abitanti - commenta Nino Cartabellotta - gli amministratori devono decidere eventuali restrizioni mirate per arginare la diffusione". 

(Unioneonline/L)

© Riproduzione riservata