“Il comparto immobiliare in Sardegna, e nell’area del cagliaritano, tiene, confermando ciò che la nostra Federazione afferma da tempo: il ‘mattone’ come vero e certo rifugio del risparmio per le famiglie”. Lo afferma Angelo Bianchi, presidente regionale della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, in merito all’andamento del mercato dell’edilizia residenziale in Sardegna.

Ma c’è un allarme: “È da prevedere, da qui alla fine dell’anno – spiega -, una contrazione delle compravendite, a causa del gran numero di aziende, perlopiù già in crisi nel periodo pre Covid, che saranno costrette ad alzare bandiera bianca. Anche la nuova modalità di ‘lavoro agile’ – prosegue Bianchi - ha avuto un impatto negativo sulle attività commerciali che gravitano intorno a chi svolge un lavoro fisico: parliamo dei tanti bar, trattorie e ristoranti che sopravvivevano anche grazie alle entrate garantite nelle pause lavorative e a pranzo”.

La Fiaip ha fatto alcune proposte “chiedendo la deducibilità dell’Imu anche per le persone fisiche e per le abitazioni e sostenendo decisamente la reintroduzione, in maniera strutturale, della cedolare secca anche per le locazioni non abitative”.  Un’altra richiesta della FIAIP è quella di agevolare la transizione verde proponendo correttivi al Superbonus 110%, “prorogando la misura fino almeno al 2025, estendendola all’intero patrimonio immobiliare, semplificandone e snellendone le procedure di accesso e attuando, nel contempo, una strategia nazionale che dia vita ad un nuovo modello di città sostenibile”.

“Una riflessione è doverosa anche sul comparto negozi, che ospitando le principali attività che hanno subito gli effetti negativi del lockdown e le relative conseguenze nelle fasi susseguenti, potrebbero subire il calo più consistente”, afferma Bianchi. 

“Ci aspettiamo che a livello Comunale si dia un serio impulso alla digitalizzazione delle pratiche urbanistiche, senza la quale, non solo l’accesso al Superbonus diventa farraginoso e problematico, ma la stessa quotidiana attività di regolarizzazione delle difformità urbanistiche presenti nella maggior parte delle transazioni immobiliari, diventa un vero problema. Tuttavia, io in prima persona e tutta la Fiaip Regionale, auspichiamo che a breve anche i Comuni si attrezzino in tal senso”.

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