Thierry Breton, capo della task force Ue sui vaccini, è ottimista. La prossima estate sarà simile a quella dell'anno scorso, sostiene, e all'immunità di gregge dovremmo arrivare il 14 luglio. Di qui a Pasqua sono in arrivo in Italia 3 milioni di dosi, 80mila destinate alla Sardegna.

Ma secondo l'elaborazione del Sole 24 ore sui dati del ministero, nell'Isola la media giornaliera di inoculazioni nell'ultima settimana è stata di 5.731. La Sardegna sta accelerando, ma bisogna fare di più, perché di questo passo l'obiettivo di immunizzare il 70% della popolazione sarà raggiunto solo il primo marzo 2.022.

Con il 78,5% delle dosi inoculate la Sardegna è terzultima, meglio di Liguria e Calabria. Ma tante, troppe dosi, sono state destinate a due categorie che stanno facendo discutere: personale sanitario e "altro", due voci che non riguardano né anziani né fragili né le categorie prioritarie come personale scolastico e forze dell'ordine.

Per l'immunologo dell'Aou di Cagliari Stefano Del Giacco bisogna accelerare somministrando almeno 10mila dosi al giorno, "così nel servirebbero 100, poco più di tre mesi, per raggiungere l'immunità di gregge".

IL PASSAPORTO - Il commissario Thierry Breton intanto ha mostrato il primo passaporto sanitario Ue, che sarà disponibile "tra due o tre mesi" in versione cartacea e digitale. A volerlo soprattutto i Paesi a vocazione turistica come Grecia e Spagna, dovrebbe arrivare il 15 giugno. Dotato di un QR code, indicherà il tipo di vaccino ricevuto o, in alternativa, si è già avuta la malattia e dunque si hanno gli anticorpi. Potrà essere richiesto per prendere un aereo, partecipare a eventi o entrare in un luogo pubblico, ma non sarà obbligatorio. In mancanza del certificato sarà richiesto un test negativo al Covid.

Entro giugno in Europa saranno consegnate 360 milioni di dosi, 420 fino a metà luglio.

IL CALDO - In attesa che si completi la campagna vaccinale è in arrivo un altro alleato nella lotta al virus. La bella stagione. "E' nemica dei virus respiratori in generale - spiega Del Giacco dell'Aou di Cagliari -, perché questi patogeni sfruttano il freddo e le difese immunitarie basse, gli ambienti chiusi e gli ambienti di comunità come scuole e luoghi di lavoro. Il bel tempo ci porta a stare più all'aria aperta, e questo è un bene, ma in questo momento in cui il virus sta circolando di più bisogna mantenere la protezione della mascherina, soprattutto in presenza di altre persone".

Meglio la Ffp2 avverte, e attenzione agli errori più banali, tipo andare in auto senza mascherina con persone non conviventi: "Così un mio paziente è finito in ospedale con sintomi severi".

Bisogna guardare alla ripresa di settembre, continua Del Giacco, "imparare dagli errori dell'estate scorsa e potendo comunque contare sul fatto che buona parte della popolazione sarà vaccinata". Nel frattempo, "saranno i nostri comportamenti a fare la differenza". La zona bianca è stata "il perfetto esempio di cosa può succedere quando si abbassa la guardia, molti hanno pensato fosse un liberi tutti, ma i comportamenti scorretti hanno portato inevitabilmente a un aumento di contagi e alla chiusura".

(Unioneonline)

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