«Il meccanismo di sghiacciamento ali all’aeroporto  Elmas è previsto ed è molto sofisticato. Il servizio è sempre stato in funzione fino a pochi giorni fa, quando si è presentato un problema di tipo tecnico che ha reso necessario la sospensione in attesa di alcuni accertamenti, comunicati con congruo anticipo alle diverse compagnie aeree». Questa la rassicurazione di Sogaer, arrivata il 23 gennaio, quando il deputato sardo di Fratelli d’Italia, presidente della commissione Trasporti della Camera, Salvatore Deidda, aveva denunciato di essere rimasto a terra a causa del ghiaccio sulle ali del velivolo su  cui si sarebbe dovuto imbarcare: quella mattina i collegamenti hanno fatto registrare ritardi fino a tre ore. Tutta colpa delle basse temperature, secondo la società di gestione, arrivate proprio mentre il complesso sistema di deicing – sempre funzionante, era stato sottolineato –viveva un breve periodo di défaillance.

Qualcosa però non torna. La Sogaer ha definito quella di oggi come una “giornata storica”. Motivo? «A quasi 100 anni dall’effettuazione del primo volo, per la prima volta», è l’annuncio, «questa mattina sono state eseguite, a causa delle inconsuete temperature per la città, le operazioni antighiaccio su un volo».

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Tutto messo nero su bianco dall’ente che solo una settimana fa parlava di breve interruzione per un guasto: «Sono stati erogati 300 litri di liquido a base di glicole antighiaccio sul volo Ita Az 1588 per Roma Fiumicino grazie ad una sofisticata e complessa attrezzatura». Quella che in teoria era ferma solo per un breve periodo. «Il trattamento è durato 8 minuti ed ha consentito la partenza del volo in totale sicurezza ed in perfetto orario», prosegue la nota Sogaer, «A seguire, il trattamento deicing è stato effettuato anche su altri aeromobili in partenza ed è quindi disponibile in caso si ripetano queste eccezionali condizioni meteo». 

Due versioni, rilasciate in un arco temporale ristretto, che sembrano non conciliare tra loro. 

Non solo. La rivista specializzata Avoinews nel 2019 scriveva che i macchinari pe il deicing al Mario Mameli c’erano. A mancare era l’autorizzazione ministeriale per il loro utilizzo. 

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E risalendo ancora di più nel tempo si arriva al 2017: a novembre di quell’anno la società di gestione aveva aggiudicato la gara per la “fornitura del macchinario “deicer” per la rimozione del ghiaccio dagli aeromobili: era costato 288mila euro. Da allora sono passati più di cinque anni. 

Enrico Fresu

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