Tamponi Covid, si cerca un accordo. Li chiede anche la Campania
Il governo continua a mediare tra Lazio e Sardegna. Appello di De Luca al ministeroPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"Rinnovo l'appello alla responsabilità massima, e a segnalarsi alle Asl in caso di rientro da fuori regione. Rinnovo l'appello al Ministero della Salute perché si avvii ad horas un programma nazionale di screening prima che i nostri concittadini rientrino dalla Sardegna". Con queste parole anche il governatore della Campania Vincenzo De Luca entra nel dibattito politico e istituzionale in corso sull'epidemia, chiedendo che siano effettuati tamponi negli scali dell'Isola per individuare turisti eventualmente positivi al Covid-19 prima del rientro dalle vacanze.
Una richiesta che arriva anche in questo caso dopo l'individuazione di 14 casi di coronavirus tra i vacanzieri tornati in Campania dopo soggiorni nelle località sarde.
Intanto, prosegue la trattativa tra la Regione Lazio e la Regione Sardegna per definire le modalità con cui effettuare i tamponi sui viaggiatori, all'insegna della "reciprocità".
Di portare a casa l'intesa si sta occupando il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia, cui la giunta Solinas ha dettato le sue condizioni.
Ovvero: "I controlli devono essere sotto l'egida e a carico del governo", spiega l'assessore alla Salute Mario Nieddu. Seconda condizione: "I passeggeri di tutti i voli e le imbarcazioni in partenza per la Sardegna vanno sottoposti a tampone rapido". E infine: "Un protocollo per il rientro in sicurezza nelle loro abitazioni dei positivi. Nel caso non sia possibile e fosse necessaria la quarantena in Sardegna, deve essere a spese del governo".
L'assessore si dice fiducioso sull'intesa: "Si può raggiungere in tempi rapidi perché il governo mi sembra interessato".
(Unioneonline/l.f.)