Un'anfora di terracotta, che potrebbe essere di età nuragica, a trenta metri dalla riva della spiaggia del Poetto. Il ritrovamento è stato fatto, nella tarda mattinata di ieri, da un bagnante che nuotava - indossando la maschera - nel mare di fronte allo stabilimento "Il Lido". Improvvisamente il giovane ha scorto l'anfora, l'ha presa e l'ha riportata a terra.

Sono stati i bagnini del Lido a chiamare subito i carabinieri, come prevedono le norme in caso di ritrovamenti archeologici. A prelevare l'anfora di terracotta, a quanto sembra antica di millenni, sono stati i carabinieri della stazione di Villanova, che hanno lavorato assieme a quelli del Nucleo tutela del patrimonio culturale guidati dal maggiore Paolo Montorsi.

I mezzi dei carabinieri hanno trasportato il reperto alla Soprintendenza archeologica, dove sarà esaminato. A quanto sembra, nell'anfora sarebbero presenti due incollature: sono riparazioni che dovrebbero risalire al massimo alla fine del secolo scorso.

Per questo, una delle ipotesi è che qualcuno che avesse in casa quell'anfora e se ne sia liberato nel mare del Poetto. La detenzione di oggetti di valore archeologico è illegale: le leggi impongono di consegnarli allo Stato, proprio come ha fatto il bagnante.

(l. a.)

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