Gli avvocati difensori non hanno ancora avuto in mano gli atti dell'indagine, per questa ragione quasi tutti hanno consigliato ai propri assistiti di avvalersi della facoltà di non rispondere.

Davanti al Gip del Tribunale di Cagliari, Roberto Cau, si sono presentati oggi altri tredici Sconvolts colpiti dal provvedimento di custodia cautelare in carcere, ma hanno deciso di non rispondere alle domande del giudice sino a quando i legali non potranno leggere gli atti dell'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Cagliari.

Ieri erano rimasti in silenzio i cinque tifosi ultrà finiti in carcere, sempre su ordine di custodia cautelare, nell'ambito dell'inchiesta su numerosi episodi di violenza commessi da una parte degli ultras organizzati del Cagliari. Domani il Gip Cau completerà gli interrogatori di garanzia fino a esaurimento delle 33 misure cautelari emesse, compresi gli indagati con obbligo di dimora e con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di diversi reati contro l'ordine pubblico, la persona e il patrimonio, commessi in occasione di manifestazioni sportive e spaccio di stupefacenti, ma anche di tentato omicidio per l'aggressione al pullman che trasportata i tifosi del Brescia nell'agosto 2019.

Non è escluso che, terminati gli interrogatori, i difensori presentino ricorso al tribunale del riesame.

(Unioneonline/v.l.)

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