«Una cattiveria come quella che ho incontrato in Sardegna non l’ho mai vista. Non so, sarà per le dominazioni che avete subito. Ho dato da mangiare a tanti, per molti anni, e questo è il risultato. Basta vado via». Era novembre del 2022 e così, con un milanesissimo accento, parlava  Renato Grassini, titolare della multinazionale Geri Hdp, che a Cagliari gestiva la società di recupero crediti Gestione Rischi Sardegna Srl. Lo aveva detto e lo ha fatto: diciassette dipendenti, tutti sardi, stando alle accuse dei sindacati,  hanno scoperto da internet che la loro azienda è in liquidazione e il loro posto di lavoro rischia di sfumare. 

«Le motivazioni dell’atto che prelude alla cessazione dell’attività», accusano la Cgil e la Cisl, «apparirebbero ancor più sorprendenti se riconducibili alle critiche manifestate dal titolare dell’azienda verso i sardi e la Sardegna qualche mese fa». Grassini ne aveva avuto per tutti. Il motivo? Da controlli effettuati dalla Divisione della Polizia amministrativa della Questura del capoluogo, erano emerse delle irregolarità che avevano portato a delle sanzioni. E lui non le aveva digerite, tanto che si era scagliato contro un presunto (inesistente) sistema tutto sardo. 

La scoperta dell’atto di liquidazione, viene denunciato da una nota dei sindacati, è avvenuta qualche giorno fa tramite una ricerca su internet.  I rappresentanti dei lavoratori  hanno chiesto un confronto immediato all’azienda. Ma «l’incontro è stato breve e del tutto infruttuoso»,  spiegano i segretari di Filcams Cgil e Fisascat Cisl, Simone Congiu e Giuseppe Atzori,  «perché il titolare dell’azienda, Renato Grassini, non ha fornito sufficienti risposte alle domande sul futuro dell’azienda e dei lavoratori».

Purtroppo, rilevano Filcams Cgil e Fisascat Cisl, a distanza di qualche mese «sembra proprio che le intenzioni manifestate nei mesi scorsi  stiano prendendo forma e sarebbe molto grave, non solo per questi lavoratori, ma per tutto il territorio, se un imprenditore decidesse di chiudere un’azienda causando la perdita di decine di posti di lavoro, non per motivazioni economiche, ma per una sorta di ritorsione nei confronti di un intero popolo e un’intera regione».

I sindacati sollecitano nuovamente un chiarimento da parte dell’azienda e chiedono un intervento urgente alla politica regionale.

Una via d’uscita ci sarebbe: esiste un’altra azienda appartenente allo stesso gruppo e con sede nello stesso stabile, la Elliot Srl, sostengono i sindacalisti, «che potrebbe accogliere tutto il personale. Insieme ad altre società del gruppo Geri Hdp, la Elliot Srl risulterebbe titolare di alcuni contratti che prima appartenevano alla Gestione Rischi Sardegna. «Una ulteriore dimostrazione», concludono  Congiu e Atzori, «del fatto che l’azienda di Grassini non si troverebbe in uno stato di crisi per mancanza di commesse, o comunque che l’eventuale situazione in cui si trova potrebbe essere frutto di una precisa scelta aziendale e non riflesso di andamenti naturali del mercato».

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