Dopo tre settimane di rosso e due in arancione la Sardegna rivede sprazzi di normalità con il ritorno in fascia gialla.

I numeri della curva epidemica sono già quelli di una zona bianca. Rischio basso, Rt a 0,7 e incidenza settimanale di 41 casi ogni 100mila abitanti (secondo l’ultimo monitoraggio, questo dato è già sceso a 31 negli ultimi giorni). 

Occorrerà tuttavia attendere tre settimane di indici bassi per un nuovo cambio di colore, e nel frattempo arriveranno nuove riaperture.

Eppure l'Isola ha già assaporato in solitario l'agognata zona bianca, scattata agli inizi di marzo e durata ben tre settimane, godendo di molte riaperture che praticamente sono le stesse che oggi sono previste in zona gialla, tranne che per i cinema e teatri che erano rimasti chiusi e che ora invece riaprono al pubblico e per il coprifuoco che era stato previsto alle 23.30 e che ora invece resta fermo alle 22, salvo diverse decisioni che saranno prese da domani nella cabina di regia col Governo.

La principale differenza per ristoranti bar, pub, gelaterie e pasticcerie è che ora il consumo al tavolo deve essere "esclusivamente all'aperto, anche a cena" nel rispetto degli orari del coprifuoco e dei protocolli di sicurezza: la circolare del Viminale ribadisce inoltre che il rientro a casa deve avvenire entro le 22.

E se i negozi sono già aperti dalla zona arancione, i locali di ristorazione al chiuso, solo a pranzo, dovranno attendere il via libera fissato per l'1 giugno. Senza limiti orari, infine, la ristorazione negli alberghi e nelle strutture ricettive.

Riaprono i musei e sarà possibile assistere agli spettacoli in sale teatrali, sale da concerto, cinema, live club e in altri locali o spazi anche all'aperto. E' obbligatoria la prenotazione dei posti a sedere e il rispetto di un metro di distanza tra gli spettatori (ad eccezione dei conviventi). La capienza non può essere superiore al 50% di quella massima autorizzata e comunque non possono esserci più di mille spettatori all'aperto e 500 al chiuso.

Restano invece vietate tutte le attività in sale da ballo, discoteche e le feste private. Sono sempre consentiti gli spostamenti in entrata e in uscita dal territori e verso un'abitazione privata, in un massimo di 4 persone oltre ai minorenni (fino a 18 anni) sui quali si esercita la responsabilità genitoriale. 

(Unioneonline/L)

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