I carabinieri del Nucleo tutela del patrimonio culturale hanno restituito ai fedeli la lancia della statua di San Michele Arcangelo, opera del XVII secolo che si trova nell’omonima chiesa a Cagliari. L’hanno consegnata a padre Guglielmo Pireddu, della Casa dei padri gesuiti.

"E’ stato il diavolo a dirmi di rubarla, non sopportava più il dolore provocato da quella lancia”, è la giustificazione del 53enne autore del furto. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, si era introdotto nella chiesa di San Michele e – approfittando del fatto che la statua era stata posizionata nel presbiterio in attesa di essere portata a Napoli per una mostra – aveva rubato la lancia.

Il furto era stato denunciato il 19 aprile ai militari del Nucleo tutela patrimonio che grazie ai filmati della videosorveglianza della chiesa, dell'adiacente Dipartimento Militare di medicina legale e di alcuni negozi della zona, hanno identificato l'autore.

Messo alle strette, ha confessato fornendo quella giustificazione. Poi ha detto di averla gettata in un canneto in via Fiume a Quartu Sant’Elena, ma i carabinieri non l’hanno trovata.

Poi un cittadino di Quartu ha contattato i padri gesuiti segnalando di aver recuperato la lancia.

L’autore del furto è stato denunciato, e oggi si è tenuta la cerimonia di restituzione dell’oggetto.

(Unioneonline/L)

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