Permessi facili, il funzionario: "Mi davano 500 euro a persona, mi facevo schifo da solo"
Al via il processo contro il gruppo accusato di aver elargito tangenti per far riconoscere l'asilo politico agli stranieriPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"Iniziavo a farmi schifo da solo, si era creato un groviglio inestricabile. Mi davano cinquecento euro per ogni persona che veniva messa nel calendario, ma non avevo potere di concedere o meno i permessi".
E' un passaggio della deposizione in aula dell'ex segretario della commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale e dell'asilo politico della Prefettura di Cagliari, Francesco Alessi, al processo contro Asad Molla, l'interprete che assieme ad alcuni connazionali avrebbe creato un sistema per aggirare le norme sull'immigrazione e fornire i requisiti necessari per ottenere decisioni favorevoli dalla stessa commissione.
Alessi, secondo l'accusa, avrebbe prestato favori al gruppo, assieme a un collega, Pier Paolo Farci, in cambio di denaro (circa 500 euro a persona).
Entrambi i funzionari hanno scelto la via del patteggiamento e sono stati così chiamati a testimoniare nel processo all'interprete, difeso dall'avvocato Patrizio Rovelli.
Molla è stato l'unico ad aver optato per il dibattimento dopo la richiesta di giudizio immediato del pubblico ministero Andrea Vacca nei confronti di 7 persone, la cui posizione è stata stralciata rispetto a quelle degli altri 200 indagati.
Al termine dell'inchiesta - anzi delle due inchieste, quella coordinata da Vacca e quella portata avanti dal collega Alessandro Pili, poi riunite - erano finite sotto indagine 196 persone, 28 delle quali italiane.
I sette andati a giudizio immediato devono rispondere a vario titolo di associazione a delinquere, corruzione, riciclaggio e l'intestezione fittizia di beni.
Il processo a Molla proseguirà il 15 ottobre con il controesame di Alessi e l'esame in aula di Pier Paolo Farci, difesi rispettivamente da Pierluigi Concas e Francesco Marongiu.
(Unioneonline/l.f.)