Per il secondo anno consecutivo, una società di ricerca dati, Statista Inc, in collaborazione con l'americana Newsweek, ha cercato di dare una risposta ad una domanda cruciale: quali sono gli ospedali migliori al mondo?

Per trovare la risposta e stilare la classifica dei migliori 100 ospedali del mondo i ricercatori hanno definito gli elementi che caratterizzano gli standard di un'assistenza sanitaria eccellente. Hanno tenuto in considerazione le opinioni dei medici, i risultati delle indagini fatte ai pazienti e per ultimo hanno esaminato i Key Performance Indicators, un sistema di misurazione delle prestazioni mediche. I primi 10 ospedali sono distribuiti fra Usa, Canada, Germania, Svizzera, Israele e Svezia. Sono tutti ospedali importanti, come si suol dire Generali, tutti con più di 1000 posti letto. Il primo ospedale italiano si trova al 48° posto di questa graduatoria. È l'ospedale Niguarda di Milano che ha 1.167 posti letto, oltre 70 reparti, 40 sale operatorie, 350 ambulatori ed in particolare è un ospedale ad intensità di cura. Nella parte finale della graduatoria sono compresi pochi altri ospedali italiani.

L'Istituto Legatum è un think tank con sede a Londra con lo scopo di creare un movimento di persone capace di attivare dei percorsi che portino prosperità con la trasformazione della società. Questo istituto ha analizzato 149 Paesi sotto diverse categorie tra cui anche quella sanitaria. All'interno di questo rapporto sono state esaminate e valutate le diverse infrastrutture sanitarie del territorio, la salute fisica e mentale di base, la disponibilità e accessibilità a cure preventive. È emerso che sotto l'aspetto sanitario i migliori paesi sono: Canada, Qatar, Francia, Norvegia, Nuova Zelanda, Germania, Hong Kong, Paesi Bassi, Svizzera, Singapore, Lussemburgo, Giappone e Svezia. Al contempo Bloomberg, multinazionale operativa nel settore dei mass media con filiali in tutto il mondo, ha stilato una classifica dei sistemi sanitari più efficienti, tenendo conto dell'aspettativa di vita e del costo del sistema sanitario. In questa classifica l'Italia è nelle prime posizioni perché capace di dare una buona sanità rispetto ai costi contenuti.

Proviamo a porre lo sguardo su un servizio sanitario, simile al nostro, in parte decentrato fra le provincie ed i territori. Il Canada pur avendo solo 38 milioni di abitanti spende 171 miliardi euro, 11,6% del Pil. Il 70% della spesa sanitaria è a carico dello stato. La riduzione dei posti letto a 2,5 per 1000 abitanti è una scelta fatta non per risparmiare, ma nell'ottica di spostare le cure nel territorio. Per il numero dei posti in terapia intensiva il Canada è 5° al mondo con 12,9 (per 100mila abitanti) contro gli 8,6 dell'Italia. Ma tanto altro ci differenzia. L'Humber River Hospital di Toronto è un ospedale pubblico speciale non solo per i suoi numeri: 688 posti letto; bacino d'utenza 850mila residenti; 450mila visite l'anno di cui 140mila in emergenza;73mila interventi chirurgici; 690 medici; 2750 dello staff clinico. Solo una profonda digitalizzazione può gestire questa mole di attività. Il cuore del sistema è una sala controllo di 400mq dove 20 fra medici, infermieri, ingegneri clinici e informatici con molta intelligenza artificiale governano questa complessissima macchina. La parete delle statistiche ha 33 monitor integrati che trasmettono informazioni aggiornate ogni 30 secondi di ogni minima attività per gestire in un unico punto tutto il flusso di dati generati all'interno della struttura. È un modello da studiare perché questo è già l'ospedale del futuro.

Antonio Barracca

(Medico - Cagliari)
© Riproduzione riservata