Movida, Marina di nuovo nel caos: alcol, risse e coltelli
Zero controlli e alcolici ai tredicenni: «Il sabato stiamo sempre a stomaco vuoto, così l’alcol sale prima»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Uno sguardo insistente, una parola di troppo, una spallata accidentale nella calca. Basta un pretesto qualsiasi, sempre banale, per innescare la rissa improvvisa sulle strade della movida. Fiammate alimentate da alcol e marijuana in un attimo si trasformano in violenza. La Marina, nel weekend, è tornata a essere un girone dell'inferno. Anche se forse non aveva mai smesso.
I market
Ogni sabato sera, dopo le 18.30, si ripete sempre la stessa scena: fatta di risse, grida, malori, vomito, urina, bottiglie di vodka, di birra e bicchieri abbandonati. Cominciano i giovanissimi, poi dopo le 21 è il “turno” degli adulti, italiani, algerini e tunisini, che vanno avanti fino alle 4 del mattino.
I titolari di alcuni market-locali avrebbero il divieto di vendere alcol ai minorenni e di venderlo a chiunque da asporto dopo le 22. «Ai minorenni mai», giurano tutti. Ma è una bugia. Perché, la fila dei ragazzini davanti ai take-away che conoscono tutti, anche fuori dalla Marina, raccontano una verità diversa. Lo conferma anche Alberto, 13 anni, mentre aspetta il suo turno in via Baylle: «Qui trovi cocktail a base di vodka a 6 euro. Anche se bastano due bicchieri per divertirsi, noi riusciamo a buttarne già anche di più». Perché? «Il sabato stiamo sempre a stomaco vuoto, così l’alcol sale prima», dice.
Senza controllo
I controlli sono pochissimi o nulli (vedi anche ieri alle 19), così a provare ad arginare il fenomeno ogni fine settimana sono gli operatori di strada, il gruppo di psicologi ed educatori del progetto Comuniteen dell’assessorato alla Salute e benessere dei cittadini per contrastare la povertà educativa e favorire la partecipazione attiva dei giovani, e i residenti, sempre più esasperati.