Nove anni di reclusione per l'ex violinista dell'orchestra del Teatro Lirico Valentin Furtuna, assolta la presunta amante Marina Pilloni: è quanto deciso dai giudici della seconda sezione penale di Cagliari nel processo per estorsione aggravata, maltrattamenti, lesioni gravi e sequestro di persona nei confronti dell'anziana moglie del musicista, morta tempo fa.

Accolte in parte le richieste del pm Emanuele Secci, che aveva sollecitato la condanna per Furtuna anche per la donna (5 anni), assistita dall'avvocato Miriam Monni.

La sentenza è stata accolta in silenzio dall'imputato, 64 anni, originario della Romania, presente in aula. L'avvocato difensore Pierluigi Pau ha preannunciato il ricorso in Appello.

Furtuna, che deve anche pagare una multa, le spese processuali e una provvisionale alle parti civili rappresentate dai legali Francesco Iovino, Alessandra Marongiu e Gigi Sanna, è stato assolto dall'accusa di lesioni. In base alla ricostruzione investigativa, aveva segregato in casa la moglie per poi somministrarle psicofarmaci. Tra loro c'erano 20 anni di differenza (lei era più anziana) e secondo la Procura l'obiettivo dell'imputato era far firmare alla donna - morta 80enne, a inchiesta avviata - un testamento col quale ogni bene veniva intestato a lui. Pilloni a sua volta avrebbe aiutato l'ex violinista nel progetto, ipotesi caduta vista la completa assoluzione.
© Riproduzione riservata