«Le problematiche criticità che attanagliano quotidianamente i Lavoratori del Brotzu non rallentano ma, anzi, si intensificano sempre più». Così Cgil, Cisl e Uil che stamattina davanti all’ingresso dell’ospedale di via Peretti hanno organizzato un sit-in per chiedere - ancora - all’azienda l’equiparazione dello stipendio dei lavoratori «a oggi in meno pagati della Sardegna», la stabilizzazione dei precari, l’assunzione del personale mancante e non ultima una contrattazione decentrata trasparente.

«Siamo reduci da una ipotetica “contrattazione decentrata” condotta, a tutta velocità, con continue irricevibili “forzature”, la cui legittimità è tutta da verificare, in base alle norme legislative previste in materia di diritti sindacali contrattuali a tutela dei Lavoratori», spiegano Carlo Marras Cigl, Massimo Cinus della Cisl e Fabio Sanna della Uil, che hanno presentato un ricorso «per rimediare allo scippo. Questo è solo l’inizio del percorso che andrà avanti solo ed esclusivamente nel benessere dei lavoratori».

I sindacati poi evidenziano «il continuo e inarrestabile esodo dei lavoratori: oss, infermieri, tecnici, e persino medici e primari, verso qualsiasi altra realtà sanitaria, purché non sia l’Arnas. Pare che tutto questo non interessi a nessuno. Le azioni di lotta, uscendo anche dal recinto aziendale, non si interrompono ma continuano alzando l’asticella sia delle rivendicazioni che degli interlocutori oltre che dei mezzi utilizzati». 

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