Il reparto di Radioterapia dell'ospedale oncologico Businco di Cagliari non chiuderà e non ha mai chiuso. Questo il chiarimento che arriva dall’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria, nel corso di una conferenza stampa dopo il vertice con i responsabili di Arnas Brotzu, Asl di Nuoro, Aou di Sassari e Mater Olbia.

Doria ha spiegato inoltre che le sedute per i malati di tumore alla mammella e alla prostata, in particolare, proseguiranno, pur con qualche disagio, in numero quasi uguale a quelle attuali e nel futuro il vantaggio saranno migliori prestazioni in termini di qualità e un abbattimento delle liste d'attesa.

«I macchinari sono obsoleti, spesso si fermano e necessitano di interventi straordinari, conosciamo questo problema da parecchio tempo - ha chiarito l'assessore - ed è per questo che è stato definito l'intervento di sostituzione e manutenzione sui macchinari». «L'intervento prevede la sostituzione dei macchinari (attualmente sono tre quelli in funzione), ne sono stati acquistati quattro con finanziamenti Cipe, Pnrr oltre a quello regionale - ha aggiunto la direttrice generale dell'Arnas Brotzu Agnese Foddis - sono macchinari molto avanzati che consentiranno prestazioni doppie rispetto a quelli attuali». Nel frattempo «si è fatto uno sforzo per tentare di ridurre al minimo i disagi», ha spiegato Foddis.

Le soluzioni di emergenza messe in campo prevedono di utilizzare «Fino al 2 luglio», prevedono le soluzioni di emergenza, verranno utilizzati «i tre macchinari, dopo saranno in funzione sempre due macchine, dal 15 ottobre arriverà il macchinario nuovo e si alternerà con quello vecchio». Inoltre l'orario delle sedute sarà esteso fino alle 23 e il sabato mattina per le prestazioni cosiddette “flash”.

«Se attualmente garantiamo 120/130 prestazioni al giorno, in questa fase di passaggio ne assicureremo 90 più quelle extra orario e si arriva a circa 120», ha evidenziato Foddis. «L'obiettivo è mantenere in questi mesi tutti i trattamenti al Businco - ha concluso Doria - ma metteremo in campo ogni possibile soluzione per rafforzare gli altri servizi presenti in Sardegna per dare supporto all'ospedale di Cagliari, centro di riferimento regionale per l'oncologia».

(Unioneonline/s.s.)

© Riproduzione riservata