Niente più radioterapia oncologica all’ospedale Businco di Cagliari per le donne malate di tumore alla mammella e gli uomini colpiti da tumore alla prostata: la struttura chiude per cinque mesi per “rinnovo tecnologico”. Le persone che lottano per la vita vengono invitate a rivolgersi altrove. Dove?

Al San Francesco di Nuoro mancano i tecnici e non ce la fanno neppure a dare risposte ai loro pazienti, Sassari è in estrema difficoltà e deve dirottare la gente da altre parti, attualmente nell’Isola soltanto il Mater Olbia sta garantendo il servizio, ma la domanda è aumentata in maniera esponenziale, e – con l’organico attuale – è giunto ormai quasi al limite delle possibilità.

Una circolare firmata ieri dal direttore della struttura complessa di Radioterapia Oncologica Raffaele Barbara ha avvisato tutti gli operatori del reparto che «a causa della sostituzione dei vecchi Acceleratori lineari – Linac, dal 5 giugno al 30 ottobre 2023, i pazienti affetti da neoplasia prostatica e le pazienti affette da neoplasia mammaria non potranno essere reclutati per il trattamento radiante. Per questi, la lista d’attesa supera i 120 giorni (tempi oncologicamente non adeguati per la cura di queste patologie)», dunque, «il trattamento deve essere effettuato presso altra struttura del territorio nazionale».

Immediata la polemica, sulla quale interviene l’assessore alla Sanità, Carlo Doria: «Ormai da anni la radioterapia dell’ospedale Businco deve far fronte a continui disagi e interruzioni dei trattamenti a causa dei frequenti guasti di macchinari obsoleti», spiega l’esponente della Giunta Solinas.  All’Oncologico, centro di riferimento regionale della Sardegna, «è in corso un’eccezionale operazione di ammodernamento delle apparecchiature che porterà enormi benefici sul piano delle cure e dell’efficienza, con un’enorme riduzione dei tempi d’attesa». Questa la rassicurazione: la strategia da adottare per rafforzare gli altri centri di radioterapia dell’Isola, «in supporto all’intervento programmato al Businco, sarà al centro dell’incontro che si terrà domani in assessorato e che coinvolgerà i vertici dell’Arnas Brotzu, dell’Asl di Nuoro, dell’Aou di Sassari e del Mater Olbia». 

Quattro in tutto i macchinari per la radioterapia che saranno sostituiti al Businco per un investimento complessivo di 20 milioni di euro.

«Parliamo di un intervento atteso da tempo che cambierà radicalmente la qualità delle cure in Sardegna. Le operazioni per la sostituzione sono già iniziate da aprile», aggiunge Doria, «purtroppo anche la disponibilità delle aziende fornitrici, impegnate in tutta Italia con interventi analoghi, in seguito agli investimenti del Pnrr, ha stretto ulteriormente i margini operativi. È inevitabile che tutto ciò crei un disagio, ma questo non significa che i pazienti saranno lasciati a loro stessi, né rinunceremo a erogare le cure». L’operatività della radioterapia che resterà in funzione sarà implementata di almeno 12 ore e «abbiamo già pubblicato una manifestazione di interesse per potenziare il servizio al San Francesco di Nuoro. Stiamo inoltre valutando soluzioni per aumentare la capacità del Mater Olbia, il cui servizio attualmente è in funzione dalle 8 alle 18». 

(Unioneonline/E.Fr.)

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